Gli effetti sempre più pesanti del Covid: 600 famiglie in crisi. Dall’Arengo 950mila euro

Gli effetti sempre più pesanti del Covid: 600 famiglie in crisi. Dall’Arengo 950mila euro
Gli effetti sempre più pesanti del Covid: 600 famiglie in crisi. Dall’Arengo 950mila euro
di Luca Marcolini
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Mercoledì 3 Febbraio 2021, 05:10

ASCOLI  - L’esercito dei nuovi poveri, purtroppo, in città cresce ancora. Colpa del Covid che, inevitabilmente, ha messo in ginocchio sempre più famiglie che si ritrovano dall’inizio della pandemia con redditi azzerati o quasi. Una tendenza che l’Arengo, insieme alle associazioni del Tavolo contro la povertà sta cercando di frenare, tamponando le emergenze che al momento interessano quasi 600 nuclei familiari.

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Ma in tal senso le segnalazioni continuano ad arrivare. Solo nell’ultimo periodo, almeno 20 le famiglie hanno chiesto aiuto al Comune per contributi straordinari che possano consentire di andare avanti alla giornata, per coprire le spese.


A queste si aggiungono le numerose segnalazioni arrivate anche dall’Erap e dagli amministratori di condomini che evidenziano gravi situazioni debitorie di diversi assegnatari, con contratti in fase di risoluzione per morosità o col rischio distacco delle utenze di luce, acqua e gas per bollette non pagate per migliaia di euro.

Una fase delicata che ha indotto ora l’Arengo a stanziare ulteriori 20mila euro solo per tamponare queste situazioni critiche e scongiurare anche di lasciare senza un tetto queste persone. Considerando l’incubo dello sblocco degli sfratti previsto da giugno. Il tutto mentre al fianco della nuova ondata di buoni spesa programmata per la metà di febbraio si continua a tenere botta con i servizi sociali del Comune e la rete del volontariato con la mensa dei poveri e altri servizi di prima necessità.


Sono intorno alle 600, attualmente, le famiglie ascolane in forte sofferenza dal punto di vista economico. Ad analizzare lo scenario è l’assessore comunale alle politiche sociali, Massimiliano Brugni, che in stretto raccordo col sindaco Fioravanti, è sul campo. «È indubbio che con il Covid – spiega Brugni – l’emergenza sociale già derivante dalla crisi economica si è ampliata e diversificata. Noi siamo stati tra i più veloci a partire con gli aiuti, ad esempio con i buoni spesa, e abbiamo messo in campo tante risorse. Ma è evidente che in questa ulteriore fase, a fronte del permanere di situazioni molto critiche per qualche centinaio di famiglie, stiamo mirando i nostri interventi stringendo il campo proprio a chi è maggiormente in difficoltà, garantendo un po’ di continuità dal punto di vista del sostegno economico. Come accadrà con il nuovo bando di metà febbraio». Basti pensare che con la nuova ondata di febbraio l’Arengo avrà distribuito buoni spesa per circa 580mila euro dall’inizio della pandemia.


Sul fronte dell’emergenza economica, mentre si tampona l’aspetto legato alla prima necessità, ovvero la garanzia di un pasto per le famiglie in crisi, attraverso la continua erogazione di buoni spesa e il servizio mensa per i poveri gestito da Zarepta, il fronte che si prospetta ancor più preoccupante appare quello legato agli affitti e alle bollette. «È un aspetto che sta sempre più assumendo rilevanza – conferma Brugni – col passare dei mesi. Noi in questo senso ci stiamo già muovendo, insieme al Tavolo contro la povertà, con azioni specifiche per i vari casi che ci vengono segnalati continuamente. C’è gente che non riesce più a pagare l’affitto né le bollette delle utenze. Una situazione che ci sta vedendo operativi nell’immediato. Nel prossimo mese di marzo sbloccheremo contributi proprio per il pagamento degli affitti, con una somma di 370mila euro per circa 250 famiglie. Ma a preoccuparci è soprattutto quello che potrà succedere da giugno, con lo sblocco dei potenziali sfratti».


«Oltre l’emergenza economica – conclude l’assessore alle politiche sociali – c’è anche da fronteggiare quella sociale. Con problemi anche psicologici che il Covid ha creato a molti ascolani, in particolare per giovanissimi e anziani. Su questo fronte abbiamo anche dato un sostegno ai circoli per la terza età per mantenerli in vita. Inoltre, abbiamo già attivato uno sportello per un aiuto psicologico ai cittadini, affiancandolo all’attività anche delle assistenti sociali. Molte difficoltà sono emerse anche per le famiglie con persone disabili. Insieme alle associazioni di volontariato stiamo lavorando a testa bassa per fronteggiare un momento davvero molto difficile».

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