Controlli sui bus: più soldi alla Start per gli steward: vigileranno sul rispetto del distanziamento e l’obbligo della mascherina

Controlli sui bus: più soldi alla Start per gli steward: vigileranno sul rispetto del distanziamento e l’obbligo della mascherina
Controlli sui bus: più soldi alla Start per gli steward: vigileranno sul rispetto del distanziamento e l’obbligo della mascherina
di Luigi Miozzi
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Mercoledì 1 Settembre 2021, 06:25

ASCOLI  - Maggiori risorse per effettuare più controlli ed evitare gli assembramenti alle fermate e sugli autobus. È questa una delle richieste che le Marche, insieme alle altre Regioni, hanno avanzato al governo per quanto riguarda il trasporto scolastico in vista della ripresa delle lezioni. I finanziamenti serviranno per incrementare il numero degli steward da far salire a bordo dei pullman, per gli ausiliari del traffico e anche per i vigili urbani; tutti con l’unico obiettivo di prestare particolare attenzione ai controlli ed evitare che sia all’interno dei mezzi pubblici che alle fermate ci siano gli assembramenti e non si rispettino le norme per il contenimento dei contagi. 


Sarà questo uno dei punti che saranno discussi nel corso del tavolo prefettizio convocato per il primo pomeriggio, alla vigilia dell’inizio del secondo anno scolastico in piena emergenza sanitaria. Dall’esperienza dell’anno passato è emerso che il nodo più difficile da sciogliere è proprio quello di riuscire a garantire il distanziamento all’interno dei pullman e, soprattutto, alle fermate per la cui soluzione è necessario un lavoro sinergico tra società di trasporto che garantiscono la presenza di steward a bordo e gli enti locali che attraverso gli ausiliari del traffico possono garantire il giusto afflusso di studenti ai terminal dei bus e con l’intervento dei vigili urbani sono in grado anche di poter sanzionare chi non rispetta le regole. Seppur ancora il Cts, ovvero il Comitato tecnico scientifico, non abbia ancora dettato a livello nazionale le regole da seguire alla ripresa delle lezioni, alcune linee guida per quanto riguarda il trasporto scolastico già ci sono. 


Fin tanto che le Marche rimaranno in zona bianca o gialla sarà consentito il trasporto di passeggeri sugli autobus fino all’80% della capienza consentita; se, malauguratamente, si dovesse arrivare in zona arancione la percentuale diminuirebbe fino al cinquanta per cento.

Discorso a parte se, invece, dovesse essere decretata la zona rossa che a quel punto imporrebbe la didattica a distanza e quindi non ci sarebbe nessun bisogno di garantire il trasporto pubblico. «Durante l’estate abbiamo mantenuto un contatto stretto con le aziende di trasporto presenti sul territorio marchigiano - rivela l’assessore regionale Guido Castelli -. Abbiamo inoltre chiesto, in collaborazione con gli istituti scolastici, di mantenere aggiornati i flussi studenteschi per non avere sorprese alla ripresa dell’anno scolastico. Siamo certi che, con il rispetto dei coefficienti di capienza massima indicati, si riuscirà a garantire il servizio in totale sicurezza». La Start, nel frattempo, si dice pronta a ripartire.

L’azienda presieduta da Enrico Diomedi, forte dell’esperienza accumulata durante l’ultimo anno scolastico, oltre a mettere su strada i propri mezzi sa di poter contare anche sui bus - una sessantina in tutto - messi a disposizione dai privati per coprire con più vetture le stesse tratte scolastiche. Un accorgimento che, anche con la capienza ridotta al 50% consente di evitare l’ingresso scaglionato negli istituti. Inoltre, saranno tredici gli steward che in servizio sui bus della Start che controlleranno il rispetto del distanziamento all’interno delle vetture e l’obbligo di usare la mascherina per poter viaggiare a bordo dei pullman. Un numero che però potrebbe essere destinato ad aumentare se, come sembra, verranno accordate dal governo le maggiori risorse richieste dalle Regioni. 

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