ASCOLI - Negli ultimi tempi si è delineato un clima di preoccupazione per il futuro dello stabilimento di Villa Pera da parte di lavoratori e sindacati. La Whirlpool sta facendo un’analisi ad ampio spettro delle produzioni nell’area Emea (Europa, Medioriente, Africa) per rimodulare la strategia. Risultati che si conosceranno in autunno. I sindacati hanno ribadito, e continuano a rilanciare, il timore che la multinazionale statunitense non voglia molto puntare sul sito comunanzese. La Whirlpool non condivide queste posizioni e mette in campo alcune azioni, chiarendo anche diversi aspetti e fornendo nuove prospettive. Innanzitutto quello della produzione.
La produzione
«La cessione dello stabilimento di Lipetsk – fa sapere la Whirlpool - ha creato l’opportunità per lo spostamento di una parte della produzione dalla Russia a Comunanza, concernente lavatrici cosiddette “slim” ovvero a profondità ridotta.
«Dal punto di vista dei volumi, Comunanza come tutti gli altri siti, – chiarisce ancora Whirlpool - è esposta alle ben note tensioni sulla catena degli approvvigionamenti, in particolare su elettronica e semiconduttori, che l’azienda ha cercato di mitigare mettendo in essere una quanto maggior flessibilità produttiva e organizzativa possibile. Questo non è sempre stato attuabile – nota l’azienda - anche a causa di un anomalo tasso di assenteismo che, nei primi mesi dell’anno, ha visto punte del 18-20%, quando la media storica del sito dal 2019 ad oggi è sempre stata al di sotto del 7%, nonostante le varie ondate di covid». Intanto Gilles Morel, presidente Whirlpool Emea, dice che “nel secondo trimestre, l’area Emea ha generato solidi risultati, con un miglioramento del margine Ebit (utile operativo prima degli oneri finanziari e delle imposte ndr.) di 270 punti base, nonostante inflazione, continui problemi della catena di fornitura ed impatto della guerra in Ucraina». E il futuro? «Si procederà mantenendo un approccio flessibile e con adattamento al mutevole contesto esterno».