Riaprire la Centrale del latte
Un documento impegna la Regione

Riaprire la Centrale del latte Un documento impegna la Regione
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Martedì 16 Settembre 2014, 17:51 - Ultimo aggiornamento: 18:12
ASCOLI - Una mozione per salvare la Coalac. Il documento, sottoscritto dal vice presidente della Giunta regionale Antonio Canzian e dai consiglieri Paolo Perazzoli e Mirco Ricci ha l'obiettivo di impegnare il Presidente della Regione e la Giunta a "valorizzare la produzione di latte sul territorio marchigiano coerentemente con la strategia della Regione ". Questo potrà avvenire solo procedendo "alla riapertura dello stabilimento di Ascoli". I tre componenti del consiglio regionale, pertanto, chiedono di "valutare seriamente le manifestazioni di interesse all'acquisto dello stabilimento di Ascoli che sono pervenute o che perverranno anche da soggetti interessati alla produzione di latte fresco". Questo punto lascia aperto uno spiraglio di speranza, soprattutto dopo l'incontro della scorsa settimana tra il governatore Gian Mario Spacca e il presidente Cooperlat, Antonio Baietta, al termine del quale, l'amministratore Trevalli, ha aperto alla possibile cessione dello stabilimento ascolano. Unica strada possibile al momento, ma certo non semplice, visto che l'unica manifestazione d'interesse è quella avanzata dalla stessa Coalac e dal presidente Giuliano De Santis. La mozione, che verrà discussa in consiglio regionale, impegna il presidente e la giunta ad affermare e sostenere in tutte le sedi istituzionali "le iniziative utili a rendere più incisiva l'azione di sostegno alla realtà economica e produttiva della Coalac, affinché non venga chiusa l'attività della lavorazione del "latte fresco" e del "latte di alta qualità" di Ascoli Piceno" e ad "esercitare una "moral suasion" affinché venga ripristinato il principio della rappresentanza territoriale delle cooperative associate alla Cooperlat nel proprio Cda, anche prevedendo l'allargamento da 9 a 11 dei membri, con la partecipazione di quelle realtà che conferiscono totalmente il latte prodotto, così come è stato sollecitato dagli ispettori ministeriali nell'ispezione straordinaria del 22 novembre 2012". La questione del difetto di rappresentanza in seno al consiglio d'amministrazione resta centrale nella vertenza Coalac. Dalla nuova elezione dell'organismo, avvenuta nell'aprile 2012, le tre cooperative che conferiscono totalmente latte a Cooperlat e cioè: Coalac, Frentana e Petrano, sono state di fatto estromesse dal Cda. Mentre la politica cerca soluzioni a quella che ormai è molto più che una semplice vertenza, i 23 dipendenti del sito ascolano, dal primo settembre hanno preso postazione nel polo di produzione del latte fresco di Jesi. Per il sindaco di Ascoli Guido Castelli, la politica locale e regionale ha fatto la sua parte in questa amara vertenza: "Ora occorre una spinta nazionale".




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