Ascoli, accordo per il Cinema Piceno
dopo il vertice tra vescovo e gestore

Ascoli, accordo per il Cinema Piceno dopo il vertice tra vescovo e gestore
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 21 Ottobre 2015, 19:30 - Ultimo aggiornamento: 22 Ottobre, 17:45
ASCOLI - ​Dopo l’insurrezione da parte della città sull’annunciata trasformazione del cinema Piceno da parte della diocesi, il vescovo, monsignor Giovanni D’Ercole ha voluto incontrare il gestore dell’attività, Paolo Ferretti della Publiodeon. All’indomani della chiusura del cinema, dopo un’attività andata avanti ininterrottamente dal 1984, i toni sono apparsi finalmente smorzati, lasciando intravedere segnali positivi sul futuro del complesso di via Lungo Castellano.

L’incontro, il primo avvenuto ad un anno e mezzo dalla nomina del nuovo presule, è stato caratterizzato dalla volontà di trovare un accordo sulla vicenda che ha scatenato petizioni popolari e una ordinanza immediata da parte del Tribunale volta a far lasciare l’immobile al gestore per riconsegnarlo alla diocesi. Una decisione che ha lasciato supporre ricorsi e una infinita battaglia legale, dato che l’edificio di allora è stato ovviamente migliorato con l’allestimento di schermi, proiettori e poltrone di ultima generazione.

All’incontro, svoltosi a Palazzo Roverella, in piazza Arringo, il vescovo era affiancato dal vicario don Emidio Rossi, dal cancelliere della Curia don Lino Arcangeli, dal legale della Diocesi, l’avvocato Barone e dal geometra dell’Ufficio coordinamento generale della Curia, De Carolis.

L’incontro, avvenuto a ventiquattro ore di distanza dalla cessazione delle proiezioni alla multisala, ha permesso al vescovo D’Ercole di complimentarsi con l’imprenditore per i risultati raggiunti negli anni con l’attività cinematografica, prima di tracciare le basi per un nuovo accordo. Il primo atto per ridiscutere i termini per la stesura di un nuovo contratto, allo scopo di garantire soddisfazione ad entrambe le parti, vede in primis da parte della Publiodeon l’esigenza che il complesso non venga snaturato nelle sue funzioni di multisala, dato che il vescovo aveva espresso la necessità di adattare la struttura ad esigenze varie in relazione all’imminente Giubileo.

Di certo, il desiderio da parte della proprietà è quello di poter contare sul Cinema Piceno qualora fosse necessario organizzare proiezioni, convegni e tavole rotonde. “Si è trattato di un momento molto sereno e cordiale; durante l’incontro il vescovo è stato molto attento e disponibile al confronto” ha dichiarato Paolo Ferretti a proposito dell’appuntamento, il primo di altri, per trovare soluzioni pacifiche volte a non deludere gli ascolani. “Noi della Publiodeon ci siamo resi disponibili ad accogliere le richieste della diocesi” ha aggiunto l’imprenditore, certo di aver sempre avuto finora un atteggiamento favorevole a tutte le richieste espresse dalla proprietà. “Durante il colloquio, abbiamo assicurato massima collaborazione affinché la diocesi possa fare della struttura cinematografica ciò che ritiene opportuno in fatto di iniziative incentrate sul Giubileo” ha concluso Ferretti, il quale a nome della sua società ha avanzato la richiesta di rinegoziare il contratto scaduto e continuare nell’attività intrapresa sinora, come e più di prima.
© RIPRODUZIONE RISERVATA