Ascoli, trovato con il cesio nell’auto
il proprietario sentito in Procura

Le indagini
Le indagini
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Venerdì 1 Marzo 2019, 05:20
ASCOLI - A distanza di quasi un mese, proseguono le indagini dei carabinieri sui 3/4 chili di cesio 133 rinvenuto all’interno dell’auto di un agente di commercio nei pressi del campo sportivo di Pagliare. Mercoledì scorso il personale dell’Asur ha effettuato ulteriori test per scongiurare del tutto il pericolo che si trattasse di materiale radioattivo, così come accertato nell’immediatezza del fatto dai vigili del fuoco del nucleo Nbcr che furono chiamati ad intervenire subito dopo il rinvenimento del pacco sospetto all’interno dell’automobile. Anche le nuoveverifiche hanno confermato che non ci sono pericoli e pertanto già nei prossimi giorni la Procura di Ascoli potrebbe disporre il dissequestro della Citroen che, per esigenze investigative, era custodita all’interno della caserma del comando provinciale dei carabinieri dopo che era stato possibile togliere il materiale. Nel frattempo, è stato sentito dai magistrati anche l’agente di commercio al quale sarebbe stato chiesto di spiegare come mai stava trasportando quel materiale particolare e quale fosse il suo utilizzo. Da alcune indiscrezioni sembrerebbe che l’uomo abbia riferito agli inquirenti di aver acquistato il cesio 133 parecchi anni fa da un intermediario e che ora, a distanza di tempo, aveva deciso di liberarsene e di rivenderlo. Nel corso dell’interrogatorio, sarebbero emersi alcuni elementi su cui ora starebbero lavorando gli investigatori al fine di mettere insieme tutti gli elementi raccolti e ricomporli come fossero le tessere di un puzzle con l’intento di avere una visione completa sulla vicenda. Un controllo effettuato dai carabinieri a poche centinaia di metri dallo svincolo di Pagliare del raccordo autostradale tra Ascoli e Porto d’Ascoli ha consentito di accertare la presenza di cesio. Si tratta di un metallo il cui uso non è abituale e quello più frequente risulta essere nella realizzazione di orologi atomici e che, proprio per la sua particolarità ha destato l’interesse dell’autorità giudiziaria che ora sta facendo tutti gli approfondimenti del caso.
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