Un incubatore per favorire la nascita di start up per neolaureati e disoccupati. La strategia per fermare i cervelli in fuga

A Brecciarolo un incubatore per il co-woerking
A Brecciarolo un incubatore per il co-woerking
di Luca Marcolini
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Martedì 18 Maggio 2021, 10:10 - Ultimo aggiornamento: 19:52

ASCOLI - Stretta di mano e convenzione pronta, a Palazzo Arengo, per lanciare il progetto di un nuovo incubatore per creare imprese sociali e innovative con il coinvolgimento di giovani laureati, in attesa di opportunità dopo aver concluso gli studi, e disoccupati. Il tutto in un immobile nella frazione di Brecciarolo, che ospiterà spazi per lavoro condiviso, postazioni informatiche, attività formative e di consulenza per start up oltre a unità residenziali attrezzate anche per condividere progetti e attività lavorative che ospiteranno fino a 35 ragazzi. 

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Prende corpo, dunque, il progetto “Coop-working” e ideato dal consorzio di cooperative sociali Il Picchio che, inserito nell’ambito dell’Iti 2 per la rigenerazione del quartiere di Monticelli, prevede finanziamenti per circa 300mila euro cui si aggiungeranno circa 100mila euro di cofinanziamento del soggetto proponente. L’obiettivo è quello di creare un punto di riferimento per creare nuove opportunità di lavoro – puntando sull’imprenditorialità nel settore del sociale - per i numerosi giovani ascolani ed evitare, a medio termine, anche ulteriori fughe di cervelli, considerando che – stando alla relazione progettuale del consorzio Il Picchio, a Monticelli oltre il 34% dei giovani è “neet”, ovvero costituito da ragazzi che dopo il diploma o la laurea vivono a casa dei genitori in attesa di opportunità lavorative. 
 
Il progetto che, partendo dalla convenzione tra il Comune e il consorzio Il Picchio, prenderà il via, prevede la creazione di un incubatore per la creazione di nuove imprese, start up giovanili, attraverso l’utilizzo di uno spazio condiviso per attività di formazione, assistenza progettuale, confronto con altre imprese, coworking e anche una serie di unità residenziali attrezzate per ospitare, come detto, circa 35 giovani che vogliano avviare progetti di auto imprenditorialità a vocazione sociale per crearsi un’occupazione.

Nello specifico, per l’utilizzo della struttura a tempo pieno, si ipotizza il coinvolgimento di 15 laureati (che verranno individuati attraverso i centri per l’impiego), 8 giovani “neet” e 12 disoccupati. Inoltre, si attiverà uno sportello di servizio per assistenza anche a cooperative cittadine e di informazione e supporto ai giovani ascolani in genere che volessero avviare un’attività.

La sede di questo polo della creazione di imprese è stata individuata in un edificio di proprietà del soggetto attuatore del progetto e si trova a Brecciarolo, a ridosso della chiesa. È previsto un intervento, sull’immobile, per la realizzare al piano terra di spazi pubblici (quindi a disposizione di tutti) per co-working, postazioni informatiche, una sala riunioni, altri servizi, direzione e reception. Il primo e il secondo piano, invece, saranno destinati ad unità residenziali attrezzate anche per il lavoro condiviso, con stanze da letto e cucina, per accogliere i ragazzi che saranno ospiti a tempo pieno della struttura. Struttura che si doterà di personale fisso con un direttore e coordinatore, un addetto alla segreteria, tre orientatori, tre formatori e due facilitatori. 

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