Ascoli, il Centro prelievi non chiude
Si cercano nuovi spazi per Veterinaria

Il Centro prelievi a Campo Parignano
Il Centro prelievi a Campo Parignano
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Martedì 9 Febbraio 2016, 09:04
ASCOLI -  Nessuna chiusura del Centro prelievi di Campo Parignano, che, dunque, proseguirà nella sua attività. La conferma arriva direttamente dalla direttrice dell'Area vasta 5, Giulietta Capocasa, che per smorzare le polemiche sorte sull'eventuale chiusura del centro prelievi, usa parole nette. "Il centro prelievi di Campo Parignano - precisa Giulietta Capocasa - non chiuderà e continuerà nella sua normale attività. Posso anche aggiungere che la chiusura della struttura non è mai stata all'ordine del giorno dell'Area vasta, nemmeno come ipotesi di lavoro. Diverso, invece, è il discorso che riguarda il Servizio veterinaria, per il quale c'è la necessità di reperire spazi idonei per l'attività del servizio stesso e noi stiamo lavorando in questo senso, valutando tutte le ipotesi sul tappeto tra le quali, però, non c'è mai stato un discorso che coinvolgesse il centro prelievi che continuerà a rimanere aperto al servizio dei cittadini".

E qui si innesta l'aspetto che riguarda in maniera diretta l'Unità operativa della sanità animale, che svolge la sua attività presso la struttura di Campo Parignano. Perché, dalle parole del direttore dell'Area vasta 5, sembra di capire che il vero problema è questo. Un problema sollevato anche recentemente dal Servizio di Prevenzione e Protezione dopo un sopralluogo dello scorso 20 gennaio.

"Il sopralluogo - si legge in una lettera indirizzata al direttore dell'Area vasta 5 e al direttore del Dipartimento di Prevenzione - ha evidenziato varie problematiche relative agli spazi e all'organizzazione del lavoro, in particolare, la carenza di idonei spazi lavorativi, l'assenza di idonei spogliatoi e di magazzini. Sulla carenza di idonei spazi lavorativi, le segnalazioni pervenute al SPP rappresentano le difficoltà che incontrano i lavoratori, perché in unici ambienti sono presenti più postazioni di lavoro, occupate da lavoratori che svolgono attività diverse tra loro. Per quanto riguarda il secondo punto, il personale che svolge attività esterna, presso mattatoi, stalle e aziende agricole, ha necessità di cambiarsi d'abito e lavarsi dopo l'attività lavorativa.

L'attuale organizzazione prevede per questi lavoratori, la possibilità di spogliarsi e lavarsi in ambienti promiscui. Poiché le attività - si legge sempre nella lettera - evidenziano la possibilità di rischi biologici, i lavoratori devono disporre di specifici servizi sanitari adeguati, provvisti di cocce con acqua calda e fredda. Per quanto riguarda il punto 3, quello della mancanza di idonei magazzini, si sottolinea che non esistono agazzini idonei per lo stoccaggio del materiale utilizzato per le attività proprie del Servizio Veterinario. Attualmente, i materiali sono depositati incustoditi nel fondo scale dell'edificio, dove la pulizia è carente".

"Al fine di organizzare e predisporre i posti di lavoro dell'Unità operativa di Sanità animale, occorre migliorare i locali lavorativi dotandoli di arredi adeguati ed insonorizzare le postazioni lavorative. Inoltre, si propone - chiude la lettera - l'acquisizione di un numero di locali idoneo per eliminare le problematiche evidenziate, da valutare e concordare con l'Ufficio tecnico, eventualmente da individuare anche in una sede diversa da quella attuale". 
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