Case popolari e housing sociale in cinque edifici storici, la missione è ripopolare il centro

Case popolari e housing sociale in cinque edifici storici, la missione è ripopolare il centro
Case popolari e housing sociale in cinque edifici storici, la missione è ripopolare il centro
di Luca Marcolini
4 Minuti di Lettura
Venerdì 2 Aprile 2021, 06:55

ASCOLI - Cinque importanti edifici storici della città per ospitare abitazioni a canoni calmierati, con destinazione ad housing sociale o edilizia residenziale pubblica, e altri appartamenti comunali da utilizzare come alloggi popolari: è questa la strategia dell’Arengo per invertire la tendenza e ripopolare il capoluogo piceno e, in particolare, il centro storico di Ascoli.

L’obiettivo

Strategia che ora prende corpo attraverso l’approvazione della giunta, su proposta del sindaco Fioravanti, di altrettanti specifici progetti - per oltre 50 milioni di investimenti complessivi - finalizzati anche ad ottenere potenziali finanziamenti del bando nazionale per la qualità dell’abitare. Con l’obiettivo di riportare abitanti attraverso la politica dei prezzi accessibili e una residenzialità di qualità.

Adesso si tratterà di attendere il responso del bando per capire su quali fondi si potrà contare per riportare la città ai dati demografici del passato. Ma, oltre agli alloggi, si prevedono anche la riqualificazione di piazza San Tommaso, una nuova pista ciclopedonale sul Castellano e un parco pubblico dietro Palazzo Saladini Pilastri. L’obiettivo, di questa sfida lanciata dal sindaco Fioravanti che ora prende consistenza con i progetti appena approvati, è chiaramente ripopolare e rivitalizzare il centro storico e con esso la città, per agevolare una ripartenza importante. «Innanzitutto, - spiega il primo cittadino - voglio ringraziare l’architetto Galanti, dirigente comunale che ha lavorato assiduamente su questo progetto, e tutti i professionisti che hanno collaborato. Un grazie va, inoltre alla Fondazione Carisap, ad Unicam, ai progettisti e all’Erap. C’è stato un grande lavoro di squadra. E ora, se riusciremo a condurre in porto questo programma, si tratterà di qualcosa di storico per la città. Vogliamo ridisegnare il centro storico di Ascoli con un’immagine riqualificata, ma anche con una forte potenzialità attrattiva dal punto di vista abitativo».

Gli edifici scelti 

Housing sociale e alloggi di edilizia popolare rappresentano la combinazione scelta dall’Arengo per rendere nuovamente attrattiva e accogliente la città. In questo senso, l’ambizioso programma di interventi messi a punto prevede l’interessamento di 5 edifici comunali nel loro complesso e di alcuni appartamenti sempre dell’ente inseriti in altri immobili. Un primo intervento è quello previsto nel palazzo ex Eca in via Giusti, che attualmente ospita l’Anagrafe ed altri uffici. In particolare, tutti gli spazi verranno destinati ad housing sociale con un progetto di restauro innovativo.

Il costo

Il costo previsto dell’intervento è di 8,4 milioni di euro. Altro progetto, quello per il recupero dell’ex caserma Vecchi (e ancor prima convento), in corso Vittorio Emanuele, con l’ipotesi di utilizzo sempre ad housing sociale di 10 appartamenti riqualificati, con spazi comuni. Appartamenti che attualmente vengono utilizzati per emergenze abitative temporanee. Il piano terra sarà, invece, destinato a centro socio-educativo per il quartiere. In questo caso, il costo previsto dell’intervento è di 9,4 milioni di euro. Ancor più strutturato, invece, l’intervento relativo all’ex scuola di San Domenico (che originariamente era un convento). Anche in questo caso la funzione principale sarà quella dell’housing sociale, con 37 appartamenti, ma creando una sorta di centro inter-generazionale con appartamenti da destinare ad anziani autosufficienti e studenti della vicina università. Previsti anche laboratorio musicale, fab lab, spazi per associazioni di giovani creativi. L’intervento costerà 14,5 milioni di euro. Altro immobile che si utilizzerà, quello di Palazzo Cornacchietto, in via del Cassero, con la realizzazione di 3 alloggi di edilizia popolare (costo 500mila euro).
Altri appartamenti
Infine, altri 6 alloggi popolari verranno realizzati in alcuni locali dell’ex caserma dei vigili del fuoco in corso Mazzini (costo 300mila euro) e altri 3 in via Manilia (154mila euro). A tutto ciò si aggiunge il progetto già definito per Palazzo Saladini Pilastri con housing sociale, albergo etico, centro sanitario solidale, spazi per il terzo settore e anche un parco pubblico, per un costo di oltre 23 milioni complessivi. Un progetto ambizioso che punta al rilancio della città passando per un incremento della popolazione, in particolare giovane, che ha necessità di servizi adeguati. 

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