Cas, rinnovo possibile anche su carta: meno stress per gli anziani. Termine prorogato al 30 giugno

Cas, rinnovo possibile anche su carta: meno stress per gli anziani. Termine prorogato al 30 giugno
Cas, rinnovo possibile anche su carta: meno stress per gli anziani. ​Termine prorogato al 30 giugno
di Luca Marcolini
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Venerdì 13 Maggio 2022, 10:05

ASCOLI -  La riconferma dei Cas, i Contributi di autonoma sistemazione post terremtoto, slitta al 30 giugno. E nel frattempo, oltre allo concessione di un mese in più, per le famiglie sfollate dalle abitazioni inagibili, si studia un percorso facilitato per la presentazione delle domande di rinnovo. In particolare per gli anziani, che si trovano di fronte all’ostacolo insormontabile delle nuove procedure telematiche obbligatorie, per non perdere il sostegno economico.

Ed è in questa direzione che si è già mosso l’assessore regionale alla ricostruzione, Guido Castelli, confrontandosi con il commissario per il sisma, Giovanni Legnini, a fronte delle segnalazioni di alcuni cittadini ascolani in difficoltà. «Insieme al commissario – spiega Castelli – stiamo studiando e definendo le modalità per evitare problemi in particolare per le persone anziane che non riescono ad utilizzare direttamente gli strumenti per le procedure telematiche di richiesta del Cas. L’obiettivo è evitare il più possibile di creare problemi e stiamo ipotizzando la possibilità anche di una domanda cartacea, poi istruita telematicamente dai Comuni o dai patronati». Nel frattempo, Castelli, Legnini e l’Ufficio ricostruzione stanno ragionando sullo slittamento anche della scadenza per la presentazione dei progetti per gli interventi sugli edifici con danni gravi causati dal sisma. Questo perché per tutti i casi in cui il progetto non dovesse essere presentato nei termini previsti andrebbe anche a decadere, con una doppia beffa, anche il diritto al Cas da parte delle famiglie che hanno dovuto abbandonare la loro abitazione. 
Il rinnovo dei Cas 


Per la predisposizione di una specifica piattaforma telematica in grado di mettere a sistema e velocizzare la fase dei rinnovi dei Cas, il termine già previsto per gennaio era stato prorogato al 31 maggio.

Questo anche a fronte della ridefinizione dei moduli per le richieste. Di conseguenza, a tutti gli attuali beneficiari dei Cas era arrivata la comunicazione con la quale si indicava come obbligatoria, per richiedere il rinnovo del sostegno economico, la procedura telematica. In tal senso, però, diversi beneficiari più avanti con l’età, a fronte della difficoltà di riuscire a districarsi col computer e la piattaforma, hanno segnalato il problema chiedendo una soluzione alternativa. E su questo aspetto è intervenuto l’assessore Castelli, che ha, come primo step, ottenuto la proroga dei termini per le domande da fine maggio al 30 giugno.

«Abbiamo ritenuto – sottolinea Castelli – di prorogare la scadenza e nel frattempo, insieme al commissario Legnini stiamo studiando come poter agevolare le procedure per le persone più anziane che trovano difficoltà con lo Spid e le richieste telematiche. È chiaro che la piattaforma è indispensabile, ma stiamo ragionando sull’ipotesi di consentire alle persone anziane e in difficoltà di presentare al Comune di riferimento la domanda cartacea, come avvenuto finora, con gli stessi Comuni o magari con l’aiuto dei patronati che dovrebbero recepire le istanze e inserirle telematicamente». In questo modo, si aggirerebbe l’ostacolo delle difficoltà procedurali per le persone anziane e sole che rischierebbero altrimenti di rimanere escluse. E non sarebbero poche se si pensa che solo ad Ascoli città sono ancora oltre 700 (tra persone sole e famiglie) i beneficiari del contributo, per circa mezzo milione di euro ogni mese. 


Intanto, anche sulla scadenza per la presentazione dei progetti su edifici con danni gravi fissata per il 30 giugno, l’assessore Castelli e il commissario Legnini pensano a una proroga. «È un’ipotesi che stiamo valutando – conferma lo stesso Castelli – perché se i tecnici non rispetteranno i termini per i progetti, automaticamente le famiglie sfollate perderanno i Contributi di autonoma sistemazione».

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