Ascoli, dall'impianto di cogenerazione al geotermico: contro il caro bollette le aziende ricorrono all'energia fai da te

Lo stabilimento della Pfizer
Lo stabilimento della Pfizer
di Luca Marcolini
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Sabato 8 Ottobre 2022, 04:25 - Ultimo aggiornamento: 13:44

ASCOLI - Di fronte a uno scenario a dir poco allarmante, con un caro energia accompagnato da bollette sempre più astronomiche, ora crescono le industrie sul territorio ascolano pronte a rimboccarsi le maniche e ad investire sul risparmio energetico. Investimenti che si traducono in progetti per la realizzazione di impianti di cogenerazione o, in qualche caso, biotermici e in ogni altra soluzione possibile per tamponare una falla – quella dell’impennata dei costi di gas ed elettricità – che è destinata ad allargarsi ancora in maniera allarmante. 
 

E su questo fronte, Piceno Consind ha pubblicato circa un mese fa un avviso pubblico in linea con quanto previsto dalle normative per creare le cosiddette “comunità energetiche”, ovvero l’insieme di soggetti che attivino progetti per l’autonomia energetica, con importanti risparmi, attraverso il coinvolgimento delle aziende presenti sul territorio ascolano. Con 12 industrie che, alla scadenza del 30 settembre, hanno risposto all’appello per presentare proposte e richieste di autorizzazioni e poi procedere in concreto e farsi trovare pronte a cercare di contrastare le ulteriori mazzate in arrivo sul fronte delle utenze. A muoversi subito, tra l’altro, figurano gruppi o società molto importanti, dalla Pfizer che ha appena presentato l’elaborato progettuale per la realizzazione di un impianto di cogenerazione, alla Ykk Mediterraneo che intende realizzare un impianto geotermico. La guerra alle bollette impazzite, dunque, sul fronte industriale ascolano si combatterà così. Con impianti che poi potranno essere messi anche al servizio di altre aziende nella stessa zona, sulla base di un’azione di coordinamento da parte del Consind, con eventuale energia marginale non utilizzata che verrà reimmessa nella rete elettrica al servizio del territorio. 

«In linea con le normative vigenti – spiega il presidente di Piceno Consind, Domenico Procaccini – ci siamo mossi per tempo con un avviso relativo alla creazione di comunità energetiche per stimolare le aziende presenti nella zona industriale ascolana a presentare progetti, anche condivisi, per la realizzazione di impianti e l’attivazione di misure finalizzate all’autoproduzione di energia con possibili risparmi. La risposta c’è stata, con diverse industrie (in totale, come detto, sarebbero dodici, ndr) che hanno deciso di mettere in campo investimenti e presentare progetti. Ora come Consorzio svolgeremo un’azione di coordinamento, vagliando tutti i progetti per poi cercare di sbloccare gli interventi anche sulla base delle zone interessate. In particolare, si cercherà di mettere impianti per ogni zona anche con la possibile condivisione di altre aziende presenti in ciascuna area, ottimizzando la produzione di energia che, in caso di produzione residua, dovrà essere reimmessa nella rete elettrica al servizio della comunità. Quindi con vantaggi per tutti». 

Tra i primi progetti pervenuti al Consind da parte di industrie rilevanti nell’ambito del territorio di competenza consortile, figura anche quello presentato – per il parere urbanistico - da un’importante multinazionale nel settore farmaceutico come la Pfizer. In questo caso si tratta della realizzazione e l’esercizio di un impianto di cogenerazione alimentato da gas metano della potenza elettrica di 2.006 kW da installare nello stabilimento aziendale. Nel frattempo, come detto, anche la Ykk Mediterraneo ha richiesto l’autorizzazione per un impianto geotermico, con pozzi per pescare acqua sotto terra, per poi produrre energia al servizio della fabbrica.
 

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