ASCOLI Una gran quantià di cibo scaduto è stato rinvenuto all’interno del carcere di Marino del Tronto. Per questo motivo, da alcuni giorni, gli agenti della polizia penitenziaria in servizio nella casa circondariale di Marino del Tronto rifiutano i pasti fino a quando non si farà chiarezza su quanto accaduto.
La scoperta
La settimana scorsa, la commissione interna formata da una rappresentanza degli stessi agenti e chiamata a verificare il regolare svolgimento del proprio servizio mensa, dopo aver ricevuto alcune lamentele, hanno scoperto la presenza di una parte di derrate alimentari scadute. A seguito di una ispezione è stata scoperta una considerevole quantità di riso precotto e ingenti quantitativi di carne che aveva superato la data indicata entro cui sarebbe dovuta essere consumata così come alcune confezioni di uova, ricotta, farina e alcune confezioni di hamburger anch’essi scaduti. È intervenuto il comandante delle polizia penitenziaria di Ascoli che ha provveduto a porre sotto sequestro le derrate alimentari e a segnalare il caso sia alla direzione del carcere che alla procura della Repubblica di Ascoli. Contestualmente è stato richiesto anche l’intervento del Nas dei carabinieri.
Il malcontento
Questa situazione ha creato un profondo malcontento tra gli agenti di poilizia penitenziaria che da quel momento hanno iniziato a rifiutare i pasti loro destinati. Ed ognuno di loro ha messo per iscritto i motivi del dissenso chiedendo un deciso cambio di rotta: fino a quando ciò non avverrà, continueranno a non usufruire del servizio mensa.
I controlli
Nell’arco di circa sette giorni, la commissione ha effettuato tre controlli che hanno consentito di rinvenire anche all’interno delle celle frigorifero gli alimenti scaduti. E, di conseguenza, è scattato lo stato di agitazione e la dura presa di posizione degli agenti che da giorni continuano a rifiutare il servizio di mensa obbligatoria a loro destinati. Protesta che proseguirà ad oltranza.
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