Area ex Carbon, addio ai mille alloggi adesso si pensa a realizzare parco e impianti sportivi

La visita del ministro Fitto all'ex Carbon
La visita del ministro Fitto all'ex Carbon
di Mario Paci
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Sabato 1 Aprile 2023, 02:45 - Ultimo aggiornamento: 11:16

ASCOLI - È stata pubblicata la gara di assegnazione dei lavori per la messa in sicurezza delle aree soggette a infrazione europea, il cui completamento, secondo il cronoprogramma attuativo, dovrebbe avvenire entro il primo semestre del 2024. Fra queste figura la “vasca di prima pioggia” della Carbon per la quale è previsto un finanziamento di quasi dieci milioni di euro.

«Finalmente siamo arrivati alla fase esecutiva del procedimento, ovvero la pubblicazione della gara per l’assegnazione dei lavori di messa in sicurezza delle aree». afferma il generale Vadalà, commissario per la bonifica» che proprio ieri mattina ha effettuato un sopralluogo sul posto assieme al ministro Fitto.

«Dopo l’attenta fase di studio analitico, l’istruttoria tecnico scientifica, gli approfondimenti ambientali e gli studi di fattibilità siamo infine giunti alla fase di avvio del procedimento attivo per la risoluzione del problema, insomma possiamo far partire, appena aggiudicati, i cantieri e fare il primo passo verso la conclusione definitiva» continua il generale Vadalà: «A valle dell’intervento di messa in sicurezza, vista la prossimità del sito con il centro città, abbiamo predisposto anche delle operazioni di ripopolamento ambientale per il tramite di fitorimedi, che sarà oggetto di una sperimentazione da parte di diversi atenei universitari. Siamo giunti allo sblocco di tutti i nodi, costruendo e trovando, in uno spirito collaborativo, la soluzione di messa in sicurezza delle aree garantendo in questo modo, il corretto sviluppo delle attività della cittadinanza». «Sono felice dell’attenzione che il governo, attraverso la presenza del ministro Fitto e del commissario Vadalà, oltre a quella del commissario straordinario Castelli, stia riservando al sito dell’ex Sgl Carbon» ha dichiarato il sindaco Marco Fioravanti.

L’accelerazione (era ora) sulla bonifica di una parte dei 27 ettari di Pennile di Sotto cambia però anche gli obiettivi della società Restart, proprietaria dell’area. Il gruppo di imprenditori capeggiati da Battista Faraotti, Franco Gaspari e Bruno Bucciarelli, nel 2010 ha acquistato dalla multinazionale Carbon i terreni. Inizialmente il progetto prevedeva la costruzione di circa 900/1.000 appartamenti, nove ettari di servizi e nove ettari destinati ad area verde. Da allora, però, a causa di intoppi burocratici e ostacoli di varia natura politica, alla Carbon non si è mosso nulla. E a distanza di tredici anni gli obiettivi di quel tempo non sono più praticabili. Dopo il terremoto che ha determinato lo spopolamento della città, il Sismabonus e il Superbonus che si applica su edifici già esistenti, chi è disposto a investire una montagna di denaro per costruire mille appartamenti che rischiano di restare invenduti? Per questo motivo Restart ha inviato una lettera al sindaco nella quale chiede un incontro per rimodulare sostanzialmente il piano.

Cosa fare dunque dei 27 ettari ancora da bonificare? L’ipotesi è quella di un vasto parco urbano magari con impianti sportivi da meglio definire ed è proprio questo l’argomento del prossimo confronto fra i soci di Restart e l’amministrazione comunale.

Un’ipotesi che non dispiacerebbe al sindaco Fioravanti, all’opposizione e alle associazioni ambientaliste. Nel frattempo Restart, fra tasse e oneri, ha speso tanti soldi per un bene immobile diventato purtroppo improduttivo e ovviamente ha intenzione di recuperare parte delle spese effettuate. Come? Questo probabilmente sarò oggetto proprio del confronto. 

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