ASCOLI - Aggredisce i carabinieri con un coltello: arrestato dopo essere stato immobilizzato con una pistola elettrica, il taser. È accaduto nella tarda mattinata di venerdì 12, quando i Carabinieri della Stazione di Ascoli Piceno, supportati dai colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile, hanno raggiunto un’abitazione del centro cittadino per dare esecuzione ad un a misura emessa dal Tribunale di sostituzione dell’obbligo di dimora nel Comune di Ascoli Piceno, con quella degli arresti domiciliari presso il reparto psichiatria a carico di un cittadino marocchino da anni residente nelle Marche che aveva già dato problemi al vicinato con comportamenti violenti.
Il magrebino, tuttavia, non ha preso bene la notizia e si è scagliato con ferocia contro i militari, prima colpendoli con calci e pugni per poi, estraendo un coltello acuminato, sferrare ripetuti fendenti che hanno attinto gli operanti, fortunatamente, sul giubbino antiproiettile, precauzionalmente indossato prima dell’intervento.
Colpito dagli impulsi elettrici
La resistenza e la violenza dell’uomo ha reso necessario l’utilizzo della pistola, il taser, un dispositivo classificato come “arma non letale” che fa uso di impulsi elettrici per impedire i movimenti del soggetto colpito facendone contrarre i muscoli, da poco entrato in uso anche in questa Provincia.