Contributi sisma, proroga al 20 dicembre: 500 immobili senza progetto di ricostruzione

Contributi sisma, proroghe finite: terremotati senza fondi per gli affitti. Protesta dell'Ordine degli ingegneri
Contributi sisma, proroghe finite: terremotati senza fondi per gli affitti. Protesta dell'Ordine degli ingegneri
di Mari Paci
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Giovedì 13 Ottobre 2022, 03:00

ASCOLI - Scadrà il 20 dicembre il termine per la presentazione delle domande per ottenere il Cas, il contributo autonomo di sistemazione.  Al momento, secondo calcoli approssimativi, circa 500 immobili non hanno un progetto di ricostruzione anche a causa delle farraginose procedure burocratica. 

 


La scadenza


La scadenza preoccupa la commissione Sisma dell’Ordine provinciale degli ingegneri di Ascoli presieduta da Piero Celani che ha valutato le difficoltà che i professionisti incontrano nello svolgimento della propria attività professionale, nel settore della ricostruzione privata.

La mancata approvazione in tempo utile di un testo normativo unico, snello e facilmente consultabile, la mancata revisione della piattaforma digitale, in modo da rendere più semplice il suo utilizzo, le tempistiche di erogazione dei Sal, la richiesta, spesso ridondante, di documenti già in possesso dagli uffici sono tematiche sulle quali la commissione Sisma e l’intero Ordine, intende confrontarsi in tempi brevi con i responsabili della ricostruzione vista anche la grande difficoltà riscontrata nel reperire gli operatori economici (vedi le imprese edili, già impegnate su altri fronti). La commissione si è soffermata quindi a valutare le prossime scadenze normative, prima fra tutte quella del 15 ottobre esprimendo forti preoccupazioni per non avere ancora ricevuto, assicurazioni circa una sua congrua e adeguata proroga, o sospensione della stessa. Per la commissione è impossibile da parte dei professionisti incaricati, di rispettare tale data, viste le complessità degli iter progettuali ed anche la concomitanza degli altri impegni da portare a termine pertanto respingono fermamente l’ipotesi che i tecnici possono essere additati di nuovo a “capro espiatorio”.

«Nessun terremotato deve vedersi ledere il sacrosanto diritto di percepire il contributo di autonoma sistemazione o di fruire della soluzione abitativa di emergenza - dichiara Piero Celani - finchè non venga adeguatamente pianificato e programmato il processo della ricostruzione privata anche con monitoraggi che tengano conto delle difficoltà burocratiche/amministrative, socio-economiche e ambientali della ricostruzione privata, valutate separatamente per ciascuna regione interessata». La commissione rimarca che la continua e sempre più crescente volontà di imporre scadenze (ripetiamo, senza una specifica pianificazione regionale della ricostruzione privata) non corrisponde all’interesse della collettività e più specificatamente all’interesse dei cittadini che hanno avuto distrutte le loro abitazioni con perdite anche di vite umane. altra considerazione poi è quella di carattere prettamente etico e socio-economico».


I bonus


«È inammissibile - prosegue Celani - che vengano stanziate grandi risorse, seppur legittime, per finanziare i vari bonus e contestualmente si centellinano le risorse per chi, in pochi secondi, ha perso la propria abitazione, con i propri beni e i propri cari.Basta con l’ansia delle scadenze!» Pertanto la commissione Sisma e l’Ordine provinciale degli ingegneri chiedono la sospensione di tutte le scadenze in essere, che riguardano la ricostruzione privata e la convocazione di un tavolo tecnico/politico regionale, per affrontare il tema della pianificazione e programmazione monitorata di detta ricostruzione. «Ci devono dire - conclude Celani - come procedere per ricostruire le prime case di chi in quelle zone ci vive e le seconde. Mi pare moralmente ingiusto togliere contributi quando per altri terremoti, leggi L’Aquila, sono stati riaperti i termini».

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