Ascoli, bar dell’ospedale vietato agli operatori se indossano il camice. L’Ast 5 proroga gli incarichi a tre medici

L'ospedale Mazzoni
L'ospedale Mazzoni
di Nino Orrea
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Martedì 12 Settembre 2023, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 13:28
ASCOLI - Giro di vite sul personale ospedaliero, che non potrà indossare il camice o la divisa al di fuori delle sedi di lavoro. È quanto previsto da una circolare della direzione medica ospedaliera. La misura, come si legge nella circolare, «è stata adottata per garantire il rispetto delle normative sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, nonché per prevenire il rischio di infezioni correlate all’assistenza».  


 
In pratica, gli operatori sanitari, se in divisa da lavoro, non potranno recarsi a mensa, al bar, alle Poste, in banca e in qualsiasi luogo al di fuori della propria sede di lavoro. Appena uscita, la circolare ha suscitato qualche perplessità e malumore, ma ha anche incassato approvazioni da parte dell’utenza e delle stesse parti sociali. Molti concordano sulle motivazioni che hanno spinto la direzione medica ospedaliera ad emanare questa circolare.

C’è da ricordare in proposito, che solo qualche anno fa la trasmissione Striscia la Notizia ha dedicato diversi servizi sull’argomento, segno che si tratta di un fenomeno generalizzato in Italia. Paolo Grassi, coordinatore della Rsu non si sottrae a un commento, definendo «l’iniziativa della direzione medica ospedaliera apprezzabile, anche perché è un segnale di decoro per tutto l’ospedale. Vorrei anche precisare che personalmente ho ascoltato diverse proteste da parte di molti utenti che si lamentavano della presenza al bar di persone con la divisa o il camice da lavoro».

Chi riguarda

Quello che va sottolineato che questo provvedimento riguarda anche il personale ospedaliero dell’ospedale Madonna del Soccorso di S.

Benedetto, che pur ha il bar interno. ma ci sono anche altri che invece sostengono che la circolare andrebbe fatta per questioni molto più serie. Quello che sembra preoccupare la direzione medica ospedaliera dell’Ast è quello di come tutelare in via prioritaria l’igiene e questo, soprattutto, nell’interesse dei pazienti. È evidente che tale provvedimento non eliminerà del tutto il rischio di infezioni, ma si tratta, comunque, di un passo ufficiale. Anche se, ma questo è argomento che non riguarda lo spirito della circolare, il bar presente nell’area del Mazzoni, ha già fatto sapere che per effetto del provvedimento stesso, i ricavi sono diminuiti di quasi il 40% con possibili contraccolpi sull’occupazione. 

La caffettiera
 


Nel frattempo gli operatori sanitari si attrezzano nei reparti magari ricorrendo alla caffettiera. Infine la direzione generale ha prorogato gli incarichi, in attesa del concorso, al primario Giampiero Di Camillo (Ginecologia e Ostetricia) per altri nove mesi de per lo stesso periodo a Tiziana Principi, primaria della Rianimazione, per il “Sistema d’emergenza territoriale del 118”. Prorogato a fine anno anche l’incarico a Giorgio De Santis, dirigente medico della disciplina di chirurgia generale in pensione. 

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