Il crac dell'Ascoli mette
nei guai Azzurra Free Time

Il crac dell'Ascoli mette nei guai Azzurra Free Time
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Sabato 21 Dicembre 2013, 10:17 - Ultimo aggiornamento: 23 Dicembre, 11:22
ASCOLI - Per effetto domino, dopo l’Ascoli calcio, anche il centro sportivo “Citt di Ascoli” dell’Azzurra Free Time, partecipata dalla societ bianconera, rischia seriamente di imboccare il tunnel che porta al fallimento. Poche settimane fa l’amministratore giudiziale Mario Volpi ha presentato in tribunale la domanda di concordato in bianco (la stessa che avrebbe voluto formulare la famiglia Benigni per l’Ascoli) che concede ulteriori sessanta giorni di tempo per consegnare un piano di risanamento aziendale. L’Azzurra Free Time è gravata da un debito intorno ai cinque milioni di euro: 800.000 con i fornitori e la rimanente somma con Medioleasing di Banca Marche che ha realizzato l’impianto ma che non percepisce più i canoni di affitto da parecchio tempo.

L’ultima ancora di salvataggio era rappresentata dal credito che l’Azzurra Free Time vantava nei confronti dell’Ascoli calcio, quei 2,2 milioni di euro per il marchio sportivo bianconero che non era stato mai pagato. Ora che l’Ascoli calcio 1898 è stata dichiarata fallita sfuma anche l’ultima possibilità di iniettare risorse finanziarie per un piano di rilancio dell’Azzurra Free Time.

Per questo motivo, prendendo atto della grave situazione, l’amministratore convocherà nei prossimi giorni i litigiosi soci per un’assemblea. Si dovrà decidere se continuare ad andare avanti, magari sperando in un acquirente, oppure gettare la spugna spalancando le porte al fallimento.
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