Atmosfera bollente a Palazzo Arengo, due assessori sulla graticola: ecco cosa sta succedendo

Atmosfera bollente a Palazzo Arengo, due assessori sulla graticola: ecco cosa sta succedendo
Atmosfera bollente a Palazzo Arengo, due assessori sulla graticola: ecco cosa sta succedendo
di Mario Paci
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Martedì 18 Gennaio 2022, 07:00

ASCOLI  - Un antico adagio recita che «ai più bassi livelli della politica e al più alto livello della spiritualità il silenzio non aiuta mai la vittima, il silenzio aiuta sempre l’aggressore». A due settimane dalla prima scrematura delle 24 città candidate a capitale della cultura 2024 esplode la polemica fra l’assessore regionale Giorgia Latini e l’assessore comunale alla cultura, Donatella Ferretti che di rimarsene in silenzio non ci pensano affatto.


La miccia che ha fatto esplodere il conflitto è stata l’esclusione di un testo dell’ex assessore alla cultura Piersandra Dragoni dal catalogo per Ascoli capitale della cultura 2024. «Purtroppo c’è chi si riempie la bocca di cultura e la utilizza per ambizioni personali e divide - attacca Latini - (ho sperimentato anche io questi atteggiamenti) e chi come Piersandra Dragoni fa cultura con il cuore, tenendo più alto il significato più puro che è quello di unire e fare crescere le coscienze». «Non ho escluso nulla - ribatte prontamente Donatella Ferretti - Purtroppo il catalogo era già chiuso per la pubblicazione.

Ma che tristezza...». 


Al di là delle apparenze, fra le due assessore i rapporti sono stati sempre cordiali quanto algidi. Dietro l’attacco frontale di Latini a Ferretti non ci sarebbe solo la difesa di Dragoni ma anche l’esclusione della professoressa Daniela Tisi (che vanta incarichi di prestigio al ministero dei beni culturali , leghista doc) e altri personaggi a lei vicini dal team di coprogettazione per Ascoli 2024. Squadra della quale invece fanno parte Cristina Carlini, Silvia Giardini, Elisabetta Mariani, Giorgio Bisirri, Massimo Arcangeli e Franco Arminio. La Regione (e in particolare Latini in virtù degli ottimi rapporti con la sottosegretaria Bergonzoni) ha fatto avere ad Ascoli molti finanziamenti per ottenere il riconoscimento. Lo scontro fra Latini e Ferretti, dunque, è la cartina di tornasole dei rapporti tesi fra la Lega e una parte delle forze politiche che governano l’Arengo. Una tensione che era venuta alla luce l’estate scorsa dopo la fuga in avanti del sindaco Marco Fioravanti sulla rimodulazione della convenzione con la multinazionale Saba sui parcheggi, poi bacchettato dal commissario provinciale del Carroccio, Roberto Maravalli. Scontri (normale dialettica politica?) che avvengono anche nelle commissioni e in giunta poichè la Lega vorrebbe contare di più e incidere sull’azione di governo. Ma non sempre riesce a farlo.


Non c’è comunque solo l’assessora Ferretti sulla graticola. Da mesi l’assessora alla pubblica istruzione, Monica Acciarri (anche lei della Lega) è nel mirino e pochi giorni fa c’è stato un confronto piuttosto acceso fra Marco Fioravanti e l’assessore leghista Dario Corradetti tanto che il sindaco ha minacciato di togliergli le deleghe al patrimonio. Lo scontro è finito all’attenzione dei commissari regionali Marchetti e Prisco che ovviamente hanno subito spento la miccia. Una rottura a Palazzo Arengo sarebbe esiziale per tutta la coalizione. 


Nel frattempo Forza Italia resta a bagnomaria. Dopo l’annuncio di Fioravanti in consiglio comunale non è avvenuto alcun passaggio formale per il passaggio in maggioranza tanto che i consiglieri comunali azzurri continuano i occupare i posti nelle commissioni in quota all’opposizione. Per certe persone si perde la testa, per altre il cuore, per altre solo tempo.

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