Morì per una diagnosi sbagliata
L'Asur dovrà pagare un milione

Morì per una diagnosi sbagliata L'Asur dovrà pagare un milione
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Lunedì 28 Luglio 2014, 20:05 - Ultimo aggiornamento: 31 Luglio, 17:41
ASCOLI - Il tribunale di Ascoli, con una ordinanza, ha condannato l’azienda sanitaria regionale a pagare pi di un milione di euro di risarcimento danni ai familiari di una donna, moglie di un noto imprenditore ascolano, deceduta a seguito di una grave imperizia all’et di 65 anni. Proprio nel luglio di sei anni fa la donna sofferente si presentò al pronto soccorso dell’ospedale Mazzoni accusando alcuni sintomi di una polmonite in fase acuta. Per questo motivo i medici del pronto soccorso richiesero subito una lastra ai polmoni per avere una conferma dei sospetti diagnostici. La donna fu successivamente sottoposta a esame clinico ma il radiologo che esegui le lastre non ravvisò nulla di particolarmente preoccupante. La donna fu quindi tranquillizzata e potè tornare a casa nonostante le precarie condizioni di salute. Purtroppo durante la notte, accusò un’altra grave crisi respiratoria che non le lasciò scampo. Quando fu chiesto l’intervento del 118 dell’ospedale Mazzoni era oramai troppo tardi.Il decesso, per come era avvenuto, insospettì subito i familiari della vittima che chiesero al tribunale di effettuare l’autopsia.
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