Gasolio nel fiume Aso a Comunanza
Tre indagati per l'inquinamento

Gasolio nel fiume Aso a Comunanza Tre indagati per l'inquinamento
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Sabato 3 Gennaio 2015, 16:31 - Ultimo aggiornamento: 5 Gennaio, 10:05
ASCOLI - ll comando del Corpo Forestale di Ascoli ha inviato alla Procura un fascicolo riguardante le indagini sull’inquinamento del fiume Aso a Comunanza, a seguito della rottura di una cisterna contenente 80 quintali di gasolio.



Sono oggetto di iundagini per presunto inquinamento ambientale, il proprietario dell’impianto di benzina, il gestore e la società fornitrice del carburante. "E' in corso - spiega il comandante della Forestale di Ascoli, Piero Possanzini - la valutazione del danno provocato dalla fuoriuscita di 80 quintali di gasolio. Dagli esiti scaturiti dalle analisi sembrerebbe che la situazione sia meno grave del previsto e che l'inquinamento sia superficiale. E' vero che gran parte del carburante è ancora trattenuto dal terreno ma nel momento in cui verrà espulso e si riverserà nella acque del fiume verrà catturato dai filtri , il che significa che solo un minima parte potrebbe finire nella acque".



Le indagini sono ancora in corso per accertare alcuni punti fondamentali al fine di attribuire le singole responsabilità. Come prima cosa è stata ritirata presso la caserma dei carabinieri di Comunanza la denuncia per furto degli 80 quintali di gasolio. Ci si è accorti della perdita della cisterna quando il giorno seguente si è provveduto a riversarne ulteriori 20 quintali che in gran parte si sono dispersi nel terreno confermando così che vi era una rottura. Altro punto da chiarire se la cosa fosse a conoscenza degli "addetti ai lavori" oppure no.



Di certo non avevano provveduto alla sostituzione della cisterna datata oltre 15 anni, quindi aveva già superato il limite temporale che impone la legge proprio per evitare che l'usura del tempo renda la lamiera soggetta a pericolose spaccature come quella che si è verificata a Comunanza.



Nella via in cui è ubicato il rifornimento di benzina dovevano risultare funzionanti un paio di telecamere di sicurezza a circuito chiuso. Quando si è proceduto al controllo del filmato, per verificare cosa fosse successo la notte in cui si pensava fosse avvenuto il furt ci si è accorti che da diverso tempo l'impianto era fuori uso.




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