ASCOLI - Il Centro intermodale del Tronto ora può riutilizzare, a poco più di un anno dallo spaventoso incendio, il capannone di Villa Sant’Antonio andato parzialmente a fuoco. A confermarlo c’è un’ordinanza del sindaco Marco Fioravanti che arriva a seguito della relazione del tecnico incaricato dalla società con la quale si dichiara l’avvenuto ripristino delle condizioni di sicurezza strutturale dell’immobile.
Lo spaventoso incendio del 16 febbraio 2021, con un’alta colonna di fumo, era partito da alcuni pannelli fotovoltaici di un capannone all’interno dell’area del Cit, a Villa Sant’Antonio.
. Inoltre risultavano quasidel tutto distrutti l’impianto fotovoltaico sul tetto nonché l’impianto elettrico. Veniva pertanto rappresentata la necessità di interdire l’accesso a tutto il capannone fino al ripristino delle condizioni di sicurezza, invitando il Comune di Ascoli ad intraprendere tutti i provvedimenti contingibili ed urgenti di competenza ritenuti necessari. Era stata, quindi, un’ordinanza per il divieto di accesso nel capannone con la disposizione alla proprietà dell’immobile di procedere con la messa in sicurezza.
Il 10 febbraio è arrivata a Palazzo Arengo la nota del tecnico incaricato dal Centro intermodale del Tronto con la dichiarazione di ripristino delle condizioni di sicurezza strutturale. Dalle indagini tecniche risulta che l’incendio non ha provocato danni strutturali all’immobile; gli unici danni hanno riguardato la copertura in lamiera e le porte esterne del capannone. Non è stato compromesso il funzionamento statico del tetto e non è stata pregiudicata la sicurezza dell’immobile. Il sindaco Fioravanti ha così emanato l’ordinanza per il riutilizzo del capannone da parte del Cit.