ASCOLI - Sono 119 le attività commerciali e le partite Iva in genere che potranno scalare i propri debiti fiscali comunali grazie al bonus di 500 euro concesso dall’Arengo. E in totale, su 467 domande presentate nei mesi scorsi, dopo l’uscita del bando, sono 330 coloro che hanno già beneficiato del sostegno economico dell’ente, nel pieno rispetto dei parametri richiesti per poter essere ammessi.
Le verifiche
Sono, nel frattempo, in fase di verifica le posizioni di altri 91 titolari di partita iva che hanno presentato la richiesta. Mentre sono 46 le domande non ammesse di cui 5 perché arrivate fuori dai termini e altre 41 rigettate per mancanza dei requisiti richiesti. E adesso, mentre si avvia verso la conclusione tutta la procedura legata ai bonus programmati da novembre 2020, all’Arengo – come confermato dal sindaco Fioravanti – ora si punta tutto direttamente sulle consistenti riduzioni della Tari appena approvate in consiglio comunale per aiutare ancora le partite Iva e le attività commerciali, stavolta nella fase della ripartenza. Riduzioni che oscilleranno, come già annunciato, tra il 40 e il 50% in base alla tipologia, Ma dovranno essere gli stessi titolari di attività o liberi professionisti che hanno subito danni dalla pandemia a presentare la richiesta entro il prossimo 31 dicembre.
Le compensazioni
Il report dell’Arengo riguardo l’operazione bonus - inserito nel resoconto degli obiettivi raggiunti - conferma come l’iniziativa dei bonus abbia comunque avuto una funzione utile sul fronte dei debiti fiscali pregressi di attività e titolari di partita Iva sul territorio comunale.
Le riduzioni
A questo punto, sempre sul fronte delle attività e dei liberi professionisti (oltre quelli per le famiglie) i possibili aiuti dell’Arengo potranno arrivare attraverso le riduzioni Tari, presentando esplicita richiesta entro il 31 dicembre, con decremento del 50% per le utenze non domestiche interessate dalle chiusure obbligatorie o dalle restrizioni nell’esercizio delle rispettive attività e del 40% per titolari di partita Iva che hanno beneficiato del contributo statale a fondo perduto in quanto colpiti dall’emergenza pandemica.