Arengo, un'invasione di pratiche. Ma emergono anche mille abusi edilizi. Ecco come l'assessore Silvestri gestirà la situazione

Arengo, un'invasione di pratiche. Ma emergono anche mille abusi edilizi. Ecco come l'assessore Silvestri gestirà la situazione
Arengo, un'invasione di pratiche. Ma emergono anche mille abusi edilizi. Ecco come l'assessore Silvestri gestirà la situazione
di Luca Marcolini
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Sabato 18 Dicembre 2021, 08:55

ASCOLI  - La città delle cento torri e dei potenziali oltre 2mila cantieri si trova ora a dover gestire, dal punto di vista dell’edilizia privata, una vera e propria invasione di pratiche: oltre 2.400 sono, infatti, le istanze pervenute all’Arengo tra post sisma, ecobonus e, in minima parte, altre tipologie di intervento.

E per circa 1.000 di queste pratiche (circa il 45%), purtroppo, si stanno attivando procedimenti finalizzati alla regolarizzazione di abusi edilizi (molto spesso piccole difformità, ma anche casi più importanti) per poter procedere con i cantieri.

Ma è chiaro che questi ulteriori passaggi per possibili condoni provocano inevitabili ritardi su tutta la massa di autorizzazioni da sbloccare nei prossimi mesi. 


Una valanga di domande e di documentazione continua ad arrivare sulle scrivanie degli uffici comunali, con l’Arengo che sta comunque tenendo botta a fronte di una mole di lavoro fino a qualche tempo fa inimmaginabile, grazie anche ad un potenziamento della struttura voluto dal sindaco Marco Fioravanti in condivisione col vice sindaco Giovanni Silvestri con deleghe all’edilizia privata e all’urbanistica.


Quasi la metà delle pratiche all’attenzione dell’Arengo per sbloccare interventi post sisma o per cogliere l’opportunità dell’ecobonus presenta abusi edilizi o difformità. Un dato che si registra soprattutto sugli immobili più datati, di diversi decenni fa, quando era sicuramente meno stringente la maglia dei controlli incrociati tra carta e realtà. E soprattutto un dato che preoccupa alla luce dei rallentamenti che queste pratiche subiranno proprio per l’attivazione di possibili procedure di condono, aumentando quindi i passaggi tecnico-burocratici. Emergono, a seguito delle verifiche documentali, casi di abusi edilizi che possono andare dalle piccole difformità, facilmente sanabili, a situazioni più consistenti come, ad esempio, la presenza di balconi di cui nelle carte documentali negli archivi comunali non c’è traccia. A confermare lo scenario è il vice sindaco Silvestri che evidenzia il gran lavoro che gli uffici tecnici comunali stanno svolgendo per reggere l’urto di questa imponente concentrazione di pratiche, con complicazioni che appesantiscono ulteriormente le attività. 


«Con il sindaco – spiega Silvestri – abbiamo già da tempo riorganizzato e rafforzato con personale qualificato aggiuntivo i vari servizi. Questa scelta ha permesso di gestire in efficienza l’enorme mole del lavoro che la struttura è chiamata a svolgere. E tutto il personale dei nostri uffici tecnici va ringraziato ed elogiato per quanto sta facendo. Basti pensare alle attività dello Sportello unico per l’edilizia, ad esempio, che si sono rese necessarie per la ricostruzione privata post-sisma, per garantire l’accesso agli atti dell’archivio comunale dei precedenti edilizi. Tra il 2020 e il 2021, nonostante il Covid, si stanno gestendo quasi 2.400 pratiche di edilizia privata. Una situazione ancor più complicata da una massiccia presenza, circa un migliaio, di pratiche con abusi e difformità dal punto di vista edilizio». E all’orizzonte, in proiezione ancora per diversi anni, si profila uno scenario con possibili oltre 2mila cantieri in città tra quelli già avviati e a buon punto e quelli da sbloccare. 
I numeri
Per quanto riguarda la gestione dei procedimenti ordinari in materia di edilizia privata sia per la ricostruzione post terremoto che per gli interventi di efficientamento energetico con l’ecobonus, il dato degli uffici comunali competenti fa registrare, per la precisione, tra il 2020 e il 2021 la gestione di 2.394 pratiche, con richieste di accesso agli atti, di cui 848 relative allo scorso anno e 1.546 all’anno che va a concludersi. Tra queste, per quel che riguarda più specificatamente le pratiche post sisma per la ricostruzione privata, sono 488 quelle finora istruite o sbloccate, di cui 337 nel 2020 e 151 nel 2021 (fino a novembre). Ad arricchire l’elenco delle pratiche ci sono stati anche 436 rilasci di certificati di destinazione urbanistica (201 nel 2020 e 235 nel 2021), 1.375 comunicazioni di inizio lavori asseverate (596 nel 2020 e 779 nel 2021), 1.029 segnalazioni certificate di inizio attività (399 nel 2020 e 630 nel 2021). Dati che lasciano comprendere che il capoluogo piceno si trova di fronte a una trasformazione imponente del proprio tessuto edilizio.

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