ASCOLI - L’Arengo intende scattare in maniera più puntuale e corretta – attraverso accertatori anagrafici - la fotografia demografica di una città che, sulla carta, continua da qualche decennio a perdere abitanti. Tanto da essere arrivata, secondo i dati Istat, sotto i 47mila abitanti (a febbraio 2021, secondo l’Istat, ad Ascoli città risultava una popolazione di 46.677 abitanti). E per questo motivo ora l’amministrazione comunale mette in campo un servizio di accertamenti anagrafici.
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L’obiettivo è rendere più chiaro e corretto un quadro incerto e indecifrabile, per quel che riguarda le persone residenti sotto le cento torri, anche alla luce delle complicazioni legate al terremoto e ai conseguenti cantieri che hanno spinto molti cittadini trasferirsi altrove e poi magari altri a tornare a vivere in città. In altre parole, si intende mettere in campo gli accertatori anagrafici per verificare chi magari abita ad Ascoli senza aver registrato la propria residenza, oppure chi magari, rimasto senza tetto e arrangiandosi con soluzioni provvisorie e precarie, non risulti registrato all’anagrafe come residente. Ovvero quei cittadini-fantasma che per qualche motivo sfuggono alla mappa demografica della città. La prospettiva è rimettere ordine sul fronte della reale presenza di cittadini nel capoluogo piceno.
Sulla base di una normativa nazionale, l’Arengo – così come gli altri capoluoghi di provincia – è chiamato ad istituire un Ufficio statistica, all’interno del Servizio demografico, per collaborare in maniera costante con l’Istat per la rilevazione dei dati sul territorio.