La variante urbanistica porta altre 19 aree verdi. Dai cittadini oltre cento richieste per il cambio di destinazione

Il Comune ha pronta la variante urbanistica
Il Comune ha pronta la variante urbanistica
di Luca Marcolini
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Sabato 5 Novembre 2022, 05:45

ASCOLI - Una valanga di richieste – ben 154 - ora si tradurrà in una rimodulazione della mappa urbanistica della città con 19 nuove aree verdi (finora edificabili) e, a compensazione, altre 12 aree su cui si potrà costruire. Per una serie di cambi di destinazione che interesseranno, complessivamente, circa 30mila metri quadrati cui si aggiungeranno 4 aree che passeranno da verde a edificabili in autocompensazione, essendo degli stessi proprietari.

Arriva a conclusione, dunque, l’operazione avviata dall’Arengo con specifico avviso ai cittadini per possibili cambi di destinazione di aree finora non utilizzate. Un’operazione voluta dal sindaco Marco Fioravanti e dal vice sindaco con delega all’urbanistica, Giovanni Silvestri, e coordinata dall’ingegner Maurizio Piccioni, neo dirigente del settore urbanistico e del patrimonio, con l’obiettivo di andare a consentire l’utilizzo di aree rimaste inutilizzate per troppo tempo senza, però, ulteriore consumo di suolo. E a fronte delle nuove aree destinate a verde, come detto, si attiveranno aree di pari superficie complessiva per la maggior parte destinate a edilizia residenziale e per una piccola quota a insediamenti produttivi.

La strategia messa a punto dall’Arengo per consentire un riutilizzo di diverse aree cittadine, concordata dal sindaco Fioravanti e dal vice sindaco Silvestri, prevede a questo punto, dopo la conclusione dell’esame delle 154 richieste pervenute da altrettanti cittadini, di procedere con lo sblocco di una specifica variante urbanistica, di cui si occuperà il dirigente Piccioni insieme agli uffici tecnici. «Già dalla prossima settimana, - spiega l’ingegner Piccioni – sarà pubblicata la graduatoria delle richieste di cambio di destinazione, sulla base delle quali si procederà per arrivare all’approvazione della variante». Con l’obiettivo di arrivare a trasformare le aree individuate, sostanzialmente in zone periferiche e in alcune frazioni, senza ulteriore consumo di suolo e volumetrie e nel pieno rispetto di normative, criteri e parametri stabiliti dall’attuale Piano regolatore. Dopo le opportune verifiche, gli uffici comunali del settore Urbanistica hanno ammesso 19 domande di trasformazione di aree da edificabili a verde, per complessivi 30mila metri quadrati.
 
Sono risultate, invece, oltre 20 le richieste di cambio di destinazione da area verde a edificabile ammesse. Ma soltanto le prime 8 in graduatoria, a compensazione dei circa 30mila metri quadrati di nuove aree verdi, potranno essere sbloccate. Ci sono, inoltre, 4 aree che saranno trasformate in autocompensazione essendo sia verdi che edificabili degli stessi proprietari. Per quanto riguarda le aree che diventeranno edificabili, la maggioranza parte riguarda proprio insediamenti residenziali, ma è previsto anche qualche piccolo insediamento produttivo. Le aree che saranno trasformate sono distribuite in maniera diffusa in varie zone della città, prevalentemente tra la periferia e qualche frazione. A fronte di questi 30mila metri quadrati complessivi di cambi di destinazione, ci sono, invece, le moltissime richieste (circa 115) che sono state respinte perché ritenute tecnicamente inammissibili rispetto a quanto specificato negli avvisi e alle normative vigenti. Si tratta, infatti, di richieste inoltrate per la trasformazione di aree inserite con vincoli nel Piano paesaggistico ambientale regionale, oppure di aree a rischio esondazione o a rischio frane. Va ricordato, infatti, che nell’avviso l’Arengo aveva previsto ad esempio tra i parametri indispensabili, la mancanza di vincoli, il posizionamento non su fiumi o crinali, la mancanza di opere di urbanizzazione e strade di collegamento e altro ancora. Un punteggio maggiore, inoltre, era stato previsto per aree nelle frazioni, con l’obiettivo di un ripopolamento delle zone più decentrate.
 
Dopo la pubblicazione ufficiale della graduatoria delle richieste di cambio di destinazione ammesse, si procederà con la predisposizione della specifica variante urbanistica al Piano regolatore vigente.

Variante che poi dovrà essere approvata dal consiglio comunale per formalizzare le rimodulazioni e consentire, quindi, lo sblocco dei nuovi insediamenti. 

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