Ascoli, il Governo ha dimenticato Appignano e Venarotta e i finanziamenti non possono arrivare

Appignano
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Lunedì 8 Marzo 2021, 06:05

APPIGNANO - Dentro o fuori la strategia delle aree interne? L’azione governativa diretta al sostegno della competitività territoriale sostenibile, per evitare il declino demografico delle aree montane, si è trovata nei giorni scorsi al centro di un acceso dibattito tra enti. Soprattutto in considerazione del fatto che in un primo momento sembrava che i comuni di Venarotta e Appignano del Tronto fossero stati esclusi da questo importante progetto mirato a scongiurare lo spopolamento di tutte quelle aree che hanno una significativa distanza dai principali centri di offerta di servizi essenziali. Ma il sindaco di Appignano del Tronto, Sara Moreschini, spiega come stanno realmente le cose. 

«Il nostro Comune (come anche quello di Venarotta, ndr) non è fuori da questo progetto. Siamo rientrati - precisa Moreschini- nell’anno 2018. Alcuni anni prima, venne fatta una prima perimetrazione e pur avendo le caratteristiche richieste, e quindi tutti i requisiti per rientrare, il comune di Appignano e di Venarotta furono esclusi. Negli anni successivi- prosegue il primo cittadino - entrambi i comuni hanno avviato tutta una serie di procedure e dialoghi con i vari ministeri: Regione Marche, Unione Montana del Tronto e Valfluvione. Questa strategia di condivisione, durata qualche hanno, ha fatto si che noi potessimo rientrare nello Snai». Risultato: a margine di trattative e chiarimenti vari, i due Comuni, inizialmente chiamati fuori, sono riusciti a conseguire il loro obiettivo. «Siamo, così, rientrati all’interno della strategia delle aree interne», chiarisce Sara Moreschini. La questione è stata sollevata nei giorni scorsi durante una intervista all’assessore regionale, Guido Castelli, che si era detto «sorpreso da questa esclusione dei due comuni dallo Snai», puntualizzando poi che si era «subito messo al lavoro, intavolando una riunione con il capo di gabinetto di Provenzano e mettendo a punto delle strategie. Poi è caduto il Governo. Resta il fatto che questa cosa va subito recuperata». 

Immediata la replica di Sara Moreschini. «Credo che l’assessore- spiega Moreschini- facesse riferimento al Dpcm sulle aree interne che il ministero della Coesione aveva avviato alla fine dell’anno 2020. Si tratta di una iniziativa che prevedeva un fondo messo a disposizione dei comuni delle aree interne. Sia noi che il comune di di Venarotta non erano nell’elenco: purtroppo il ministero ha utilizzato un elenco vecchio, del 2014, escludendo quello aggiornato, del 2020, che il ministero stesso aveva approvato e che si trova sul sito istituzionale. Dunque è stato un errore. Ed è per questo che ci siamo subito attivati per recuperare questo errore. Personalmente ho parlato anche con la segreteria dell’ex ministro Provenzano e ci avevano assicurato che non era un problema che riguardava solo Appignano e Venarotta, ma tanti altri piccoli comuni a livello nazionale. Per questo stavano risolvendo. Ma poi il governo è caduto. In questo caso non abbiamo ancora risolto, ma lo faremo non appena troveremo l’interlocutore giusto», conclude Moreschini. Però il sindaco ribadisce che Appignano e Venarotta hanno il pieno diritto a rientrarci.
Eduardo Parente

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