Anziani soli e dimenticati ad Ascoli: Acli e Pagefha in soccorso. Monitoreranno i casi prima di intervenire

Anziani soli e dimenticati: Acli e Pagefha in soccorso. Monitoreranno i casi prima di intervenire
Anziani soli e dimenticati: Acli e Pagefha in soccorso. Monitoreranno i casi prima di intervenire
di Luca Marcolini
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Giovedì 15 Dicembre 2022, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 16:46

ASCOLI - Ora scende in campo, sotto il coordinamento dell’Arengo, la task force per l’emergenza degli anziani soli. Persone senza parenti o amici e spesso del tutto dimenticate, nel silenzio. Un fenomeno da sempre nell’ombra che poi puntualmente riaffiora ogni qual volta balzi alle cronache il ritrovamento di qualcuno, in casa, senza vita alcuni giorni dopo la morte.  

Dopo il bando, per dare gambe alla strategia definita dal sindaco Marco Fioravanti e l’assessore alle politiche sociali Massimiliano Brugni, finalizzato alla ricerca di associazioni del terzo settore pronte e disponibili a scendere in campo su questo fronte, si è arrivati all’individuazione dei soggetti, le associazioni Acli e Pagefha, che porteranno avanti concretamente il progetto “Antenne per un sorriso” di supporto a tutti gli over 65 anni residenti ad Ascoli che vivono soli, senza aiuti e senza compagnia. Prende corpo, dunque, un intervento di forte impatto sociale che si concretizzerà dal punto di vista operativo già dall’inizio del nuovo anno, ovvero a gennaio, partendo con un monitoraggio a tappeto per capire la consistenza, anche numericamente parlando, del problema. Andando conseguentemente anche a quantificare i servizi che è necessario attivare. Servizi che poi saranno garantiti – con una fase iniziale sperimentale - sia come assistenza agli anziani con una presenza costante che come aiuto per commissioni, per fare la spesa, per l’acquisto di farmaci, ma anche per il trasporto per visite mediche e il disbrigo di pratiche. 

L'intervento
 

La decisione dell’Arengo, nelle persone del sindaco Fioravanti e dell’assessore Brugni insieme all’Ambito sociale XXII, di intervenire quanto prima sul fronte dell’emergenza anziani soli in città, nasce in realtà dall’affiorare sempre più in maniera importante, anche attraverso le assistenti sociali al lavoro per il Comune, di casi di persone che vivono completamente sole, con età superiore ai 65 anni, che si trovino quotidianamente in difficoltà. Non avendo neppure il supporto di un parente o un amico. Ecco, dunque, la decisione di mettere a punto un progetto e un bando per individuare realtà dell’associazionismo e volontariato in grado di assistere quotidianamente queste persone. I riferimenti operativi per questa strategia saranno l’associazione Acli provinciale e la cooperativa Pagefha. «Siamo pronti per passare alla fase operativa del progetto – spiega l’assessore alle Politiche sociali Brugni – e dal nuovo anno si partirà innanzitutto con una fase di monitoraggio del problema, per scovare anche quegli anziani che vivono soli, in silenzio, e avrebbero bisogno di aiuto e assistenza. Un lavoro che partirà anche dalle nostre assistenti sociali e dalle realtà del volontariato coinvolte. Poi si andranno ad attivare i servizi per tutti gli anziani che verranno individuati. Si tratta di un progetto sperimentale che intendiamo portare avanti per tamponare questo problema sociale». 

Sulla base dei risultati che arriveranno dalla fase di monitoraggio sul territorio per individuare persone anziane sole e in difficoltà, dal nuovo anno si partirà, dunque, con l’attivazione di assistenza e servizi che, confrontandosi anche con i potenziali beneficiari, saranno calibrati anche con una cadenza quotidiana, dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle 17 e il sabato dalle 8 alle 12. Potranno, dunque, beneficiare dei servizi tutte le persone sole con più di 65 anni di età (ma anche persone sole con qualsiasi percentuale di disabilità, con caratteristiche di fragilità relazionali, fisiche o psicologiche) prive, anche temporaneamente, di aiuti familiari: in particolare senza figli e senza la presenza di altre persone di effettivo riferimento. 
 
Le prestazioni che si metteranno in campo prevedono, innanzitutto, un contatto costante che si attuerà sia telefonicamente (concordando la frequenza con l’utente, ma almeno una volta alla settimana) che con visite a domicilio.

Inoltre, la task force di assistenza garantirà accompagnamento e trasporto per visite mediche, il disbrigo di pratiche e le commissioni da svolgere, il servizio per la spesa, la consegna di farmaci a domicilio e anche informazioni su servizi e opportunità.  

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