L’Anisetta ha 150 anni, il segreto in un codice. Matteo Meletti: «Non cambieremo mai la nostra ricetta»

L’Anisetta ha 150 anni, il segreto in un codice. Matteo Meletti: «Non cambieremo mai la nostra ricetta»
di Mario Paci
3 Minuti di Lettura
Sabato 19 Settembre 2020, 07:10
ASCOLI Domenica prossima, l’azienda Meletti festeggerà i 150 anni di attività che coincidono con la produzione della pregiata Anisetta all’anice. Meletti è l’azienda più longeva della provincia e a differenza di molte altre ha mantenuto saldo il bastone del comando in ambito familiare. Avrebbe meritato un programma di festeggiamenti adeguato ma purtroppo il Codiv ha costretto ad annullare tutto. Matteo Meletti è l’ultimo rappresentante di una generazione di imprenditori.


 
A distanza di 150 anni cosa lega l’azienda Meletti oggi a quella di un tempo?
«Moltissime cose. Due su tutte: i valori aziendali che poi sono quelli che sono stati tramandati in famiglia: la cultura del lavoro, l’attaccamento al nostro territorio, l’amore per la nostra Città, il rispetto delle tradizioni, la serietà e l’onestà con cui si impostano sia i rapporti di lavoro che quelli sociali in generale. Il nostro primo prodotto: l’Anisetta Meletti viene realizzata da 150 anni con la stessa ricetta e lo stesso processo produttivo elaborato del fondatore».

L’anisetta è un prodotto di nicchia o può sfondare sui mercati e come?
«L’Anisetta Meletti è un elegante liquore dal gusto inconfondibile, totalmente artigianale con una storia importantissima alle spalle e soprattutto ancora realizzato dalla famiglia che lo ha creato e di cui porta il nome. Il valore di queste caratteristiche nei mercati internazionali è enorme e il trend degli ultimi anni da parte dei professionisti del settore è proprio quello di riscoprire prodotti con queste specifiche caratteristiche. Per farlo occorre muoversi e tanto: prendere la valigetta e viaggiare. Silvio Meletti lo fece moltissimo a cavallo tra l’800 e il ‘900, è fondamentale farlo ancora oggi».

In 150 anni Meletti è sempre rimasta in mano familiare (altro che terza generazione...): avete avuto proposte per la vendita? 
«Lavoro in azienda dal 2005 e in questi anni non mi è mai capitato di incontrare aspiranti acquirenti. Devo dire che non ne sentiamo la mancanza».

La preparazione è sempre la stessa?
«Sempre! L’Anisetta Meletti è uno dei liquori più antichi al mondo e per realizzarla seguiamo esattamente la stessa ricetta e lo stesso processo produttivo di 150 anni fa. Abbiamo ancora il libro dell’800 che Silvio Meletti lasciò al figlio Aldo con tutte le ricette personali. Tra queste ovviamente anche la ricetta dell’Anisetta Meletti e posso assicurare che nulla è cambiato da allora». 

E come mantenere il segreto?
«La ricetta dell’Anisetta è scritta in codice, unico modo per tutelare un segreto industriale nella seconda metà dell’800 quando non esistevano i computer e le password. Senza la soluzione del codice (che era tenuta ovviamente da un’altra parte) non si poteva capire le dosi esatte da usare per realizzare il liquore. Anche l’etichetta è sempre la stessa; tra l’altro fu registrata per la prima volta nel 1910. Una delle primissime etichette registrate in Italia». 

Quale sarà la sfida dei prossimi 150 anni?
«Saranno tante le sfide da affrontare, ma se guardiamo indietro credo ne abbiamo passate di peggiori: due guerre mondiali, terremoti, profonde crisi economiche. Siamo stati anche saccheggiati dai nazisti. Qualsiasi cosa ci riserverà il futuro dovremo esser bravi ad affrontarla senza tradire i valori che sono stati tramandati e che ci hanno portati fino a qui. Oltre a non cambiare la ricetta dell’Anisetta».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA