Altri due autovelox vanno in pensione: i cittadini hanno vinto la loro battaglia

Altri due autovelox vanno in pensione: i cittadini hanno vinto la loro battaglia
Altri due autovelox vanno in pensione: i cittadini hanno vinto la loro battaglia
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Venerdì 16 Ottobre 2020, 03:55 - Ultimo aggiornamento: 8 Marzo, 09:13

ASCOLI  - Altri due autovelox posti sulle strade provinciali verranno smontati. L’amministrazione provinciale di Ascoli ha dato mandato alla società proprietaria degli impianti di procedere alla rimozione dei due rilevatori automatici della velocità che ancora erano presenti lungo la strada provinciale 92 Valtesino

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Si conclude così un lungo braccio di ferro che già nel giugno del 2019, dopo le numerose proteste da parte di cittadini a colpi di carta bollata con tanto di esposti e segnalazioni all’autorità competente, la prefettura di Ascoli aveva emanato un decreto che sanciva lo stop definitivo alla rilevazione elettronica della velocità sulle strade provinciale, eccezion fatta per i due che sono installati sulla soprelevata tra Porto d’Ascoli e San Benedetto.

Una decisione scaturita dal fatto che le strade in cui erano stati installati gli autovelox non rispettavamo i parametri della “direttiva Minniti” che, tenuto conto soprattutto del livello di incidentalità e quindi di pericolosità della strada, consente l’istallazione dei rilevatori di velocità. Pertanto, erano stati smontati gli impianti di Roccafluvione e quello di via delle Zeppelle ad Ascoli ma erano rimasti quelli lungo la Valtesino.

Dopo ulteriori richieste di chiarimenti e diffide inviate all’amministrazione provinciale, nei giorni scorsi è arrivata da Palazzo San Filippo la comunicazione che anche gli ultimi due autovelox verranno a breve rimossi. A dicembre dello scorso anno, inoltre, nel corso della riunione in prefettura dell’osservatorio per il monitoraggio dell’incidentalità stradale, i rappresentanti della Provincia presenti alla riunione avevano evidenziato proprio l’aumento degli incidenti che erano stati riscontrati sulla Valtesino a seguito dello spegnimento dei rilevatori elettronici di velocità. Ma anche in quel caso emerse che mancavano i presupposti stabiliti dalla “direttiva Minniti” per poter riaccendere. In quella stessa riunione, poi, l’amministrazione provinciale aveva manifestato l’intenzione di procedere all’istallazione degli autovelox lungo la Mezzina. Il tratto interessato sarebbe stato quello tra Castel di Lama e Offida e sarebbe stato giustificato dal fatto che negli ultimi mesi era stato registrato un incremento del numero degli incidenti e dalla difficoltà di poter procedere ai controlli lungo le strade anche per la mancanza del personale. 

Una richiesta che, anche in questo caso, venne respinta in quanto non sussistevano i presupposti normativi per poter procedere con l’installazione degli impianti di rilevazione automatica della velocità. Ora a distanza di mesi, con la rimozione degli impianti lungo la Valtesino termina anche un lungo braccio di ferro che si era innescato tra l’amministrazione provinciale e i cittadini che si erano visti notificare le contravvenzioni. 

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