ASCOLI - Con 289 nominativi in graduatoria e un percorso che già nei prossimi giorni si riaprirà con una prima assegnazione di circa una ventina di alloggi, l’Arengo – d’intesa con l’Erap – prova a dare risposte concrete sul fronte dell’emergenza casa in città.
Un’emergenza crescente, come dimostrano le 469 richieste complessive pervenute, che si prova a fronteggiare con questa nuova graduatoria arrivata, in realtà, dopo un lavoro lungo, meticoloso e molto attento per garantire la priorità a chi ha realmente maggiori diritti di trovare un’abitazione a canoni accessibili. E proprio l’importante azione di filtro messa in atto dalla commissione di valutazione ha portato alla fine all’esclusione di ben 80 richieste che non avevano i presupposti per essere ammesse. Ad esempio, c’è chi ha presentato la domanda risultando addirittura occupante abusivo di un alloggio o chi ha la proprietà di un’abitazione altrove. Così come tante persone hanno presentato la richiesta pur non risiedendo – come previsto dall’avviso – da almeno 5 anni nelle Marche e al tempo stesso non svolgendo un’attività lavorativa ad Ascoli. Numerose le richieste di chi è risultato avere redditi superiori ai limiti previsti per poter essere inseriti in graduatoria. Insomma, in tanti, magari in buona fede, hanno provato a giocarsi la chance pur non avendone alcun diritto.
Il passaggio
Questo passaggio molto importante del nuovo regolamento e della nuova graduatoria per gli alloggi popolari, concretizzato ora dall’Arengo e seguito in prima persona dal sindaco Marco Fioravanti e dall’assessore alle politiche sociali Massimiliano Brugni, rappresenta l’avvio del percorso che dovrà gradualmente portare all’assegnazione degli alloggi che l’Erap renderà disponibili.
Il lavoro
Il lavoro della commissione ha portato, alla fine, a dichiarare inammissibili 80 domande tra quelle presentate per ottenere alloggi popolari. Tra i motivi di esclusione, in un caso si trattava addirittura di una persona che occupava già un appartamento in maniera abusiva. E qualcuno, invece, è risultato avere altrove la proprietà di un’altra abitazione. Tanti, per la precisione 37 persone, sono stati esclusi perché non risultavano residenti da almeno 5 anni nel territorio regionale. In 21, invece, sono risultati avere un reddito Isee con nucleo familiare difforme. E una persona ha, invece, omesso di presentare la dichiarazione Isee. Sempre sull’aspetto economico, 15 persone sono risultate con un reddito superiore a quello previsto come limite dal bando. Qualcuno ha anche presentato due domande anziché una. Infine 4 persone, pur avendo i requisiti, nel frattempo sono decedute, mentre non è mancato chi ha presentato la domanda dopo la scadenza.
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