ASCOLI - Gli adolescenti ascolani risultano non essere sufficientemente preparati sulla contraccezione e i pericoli derivanti da malattie trasmissibili sessualmente. Ogni anno, la sezione Aied di Ascoli redige un report in merito alla situazione locale sulla sessualità dei giovani attraverso una campagna informativa sui rischi legati a rapporti sessuali non protetti.
Accade ogni anno proprio a San Valentino, data scelta per divulgare i temi che da anni sono al centro dell’attività dell’associazione ascolana, creata nel 1953 e da allora sempre in prima linea nel portare avanti il tema della procreazione libera e responsabile.
Proprio in occasione del periodo contraddistinto dalla festa degli innamorati, sino ad esaurimento scorte, durante i giorni di apertura del consultorio in via Asiago si effettueranno gratuitamente test di gravidanza e consulenza contraccettiva e per gravidanza a tutte le ragazze che ne faranno richiesta. Lo studio effettuato dall’Aied ascolana ha evidenziato che attualmente l’inizio del primo rapporto sessuale avviene intorno ai 16 anni. L’inchiesta resa nota dall’associazione ascolana sottolinea però che nonostante la scoperta sempre più precoce dell’intimità rispetto al passato, purtroppo, l’uso dei contraccettivi avviene in modo tardivo, all’incirca a 22 anni. «I giovani, prima di quest’età, finiscono con l’affidarsi a comportamenti scarsamente efficaci come il coito interrotto, i metodi naturali o dei ritmi, spesso attraverso applicazioni che trovano sullo smartphon » afferma Tiziana Antonucci, vicepresidente dell’Aied di Ascoli, evidenziando che, al massimo, le coppie di adolescenti coinvolti usano il condom non in modo corretto e continuativo.
L’età media della prima volta dei ragazzi ascolani risulta esse più bassa rispetto a quella nazionale, che vede invece l’età della piena sessualità a 17,1 anni.