Ascoli, 100 alloggi comunali in affitto a basso canone alle giovani coppie per ripopolare la città

Ascoli, 100 alloggi comunali in affitto a basso canone alle giovani coppie per ripopolare la città. Il palazzo in via Giusti
Ascoli, 100 alloggi comunali in affitto a basso canone alle giovani coppie per ripopolare la città. Il palazzo in via Giusti
di Luca Marcolini
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Lunedì 3 Aprile 2023, 02:25 - Ultimo aggiornamento: 11:19
ASCOLI - Un centinaio di appartamenti comunali e un’agenzia dell’Arengo per invertire la tendenza e riportare nuovi abitanti in città, contro le statistiche demografiche che affliggono un po’ tutto lo Stivale e che, comunque, vedono il capoluogo piceno e altri comuni piceni in costante difficoltà da questo punto di vista. A fronte di dati che calano (a fine anno Ascoli è scesa a 45.615 abitanti secondo l’ultimo rilevamento) - seppur non motivati in particolare da trasferimenti e fughe tutto sommato riequilibrate, bensì prevalentemente da una costante frenata delle nascite e una popolazione che invecchia - il sindaco Marco Fioravanti punta su tutti gli strumenti possibili per incrementare gli abitanti e guarda con attenzione alla strategia dell’housing sociale, con una dotazione di circa cento appartamenti a canoni calmierati che si andranno a realizzare (attraverso i finanziamenti milionari del Pinqua) per portare sotto le cento torri nuovi residenti. Magari giovani coppie.  


L’agenzia


E l’idea che in questa fase lo stesso primo cittadino sta valutando e studiando nei particolari, insieme agli uffici dell’ente, è di andare ad attivare un’agenzia comunale che sarà chiamata a gestire e poi assegnare in locazione, ovviamente attraverso specifico bando, questi numerosi appartamenti che si andranno a realizzare in immobili comunali come l’ex caserma Vecchi, l’ex convento di San Domenico e l’edificio ex Eca in via Giusti. Con l’obiettivo di attrarre in questo modo nuovi abitanti da altri comuni e, per quanto possibile, aprendo le porte a nuovi residenti. Come già accennato anche nell’ultima seduta del consiglio comunale, il sindaco Fioravanti ha intenzione e sta già lavorando all’idea di costituire una agenzia dell’ente che abbia il ruolo di andare a gestire i circa cento appartamenti che si intende andare a realizzare grazie al finanziamento del Programma nazionale sulla qualità dell’abitare (Pinqua). «Stiamo verificando con attenzione – spiega il sindaco - questo percorso che si prefigge di contrastare lo spopolamento, che affligge ormai quasi tutti i territori, con un’azione di recupero di nuove abitazioni, di proprietà dell’ente, da affittare a prezzi calmierati e da gestire attraverso la creazione di una specifica agenzia comunale e, ovviamente, con relativi bandi per l’assegnazione.

L’obiettivo è invertire la tendenza e portare ad Ascoli nuovi residenti. Stiamo studiando il percorso da fare per andare in questa direzione». In pratica, l’agenzia che si intende creare come struttura operativa dell’ente dovrà occuparsi della gestione di questo nuovo patrimonio immobiliare residenziale e, chiaramente, per l’individuazione degli assegnatari si definiranno graduatorie basate poi su determinati parametri (ad esempio reddituali e di altro genere). Destinatari, come inquilini, potranno essere tutti quei nuclei familiari che non possono accedere agli alloggi popolari ma che, comunque, sono in cerca di appartamenti a canoni accessibili. 


Gli appartamenti


Per questa strategia di recupero di abitanti, l’Arengo punta, dunque, su questa futura dotazione di un centinaio di nuovi appartamenti comunali che si intende andare a realizzare, coi finanziamenti Pinqua, in determinati immobili di proprietà dell’ente. E, sulla carta, ipotizzando una media di due persone ad appartamento, si potrebbe stimare una presenza in questi edifici di almeno 200 inquilini (e potenziali nuovi abitanti). I nuovi alloggi da destinare ad housing sociale saranno realizzati all’ex convento di San Domenico (finanziamento di14,5 milioni di euro), all’ex caserma Vecchi (9,4 milioni di euro incluso un polo educativo di eccellenza) e all’edificio di via Giusti (8,4 milioni di euro). 

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