Accordo Arengo-Erap per stanare furbetti e abusivi: l’obiettivo è mettere a disposizione gli alloggi delle 377 famiglie in attesa

Accordo Arengo-Erap per stanare furbetti e abusivi: l obiettivo è mettere a disposizione gli alloggi delle 377 famiglie in attesa
Accordo Arengo-Erap per stanare furbetti e abusivi: l’obiettivo è mettere a disposizione gli alloggi delle 377 famiglie in attesa
di Luca Marcolini
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Mercoledì 17 Novembre 2021, 05:30

ASCOLI  - Stretta di mano, tra Arengo ed Erap, per recuperare quegli alloggi popolari che sono ancora utilizzati da famiglie prive dei necessari requisiti. Un accordo importante, quello messo a punto tra i due enti, per velocizzare le procedure di riappropriazione degli appartamenti per i quali è stata dichiarata la decadenza dell’assegnazione per vari motivi, come ad esempio per il mancato utilizzo come abitazione, oppure per la presenza di qualche furbetto che occupa l’appartamento al posto degli assegnatari, oppure per la decadenza di requisiti reddituali o di altro genere. 


Il tutto considerando una decina di casi individuati, su segnalazioni, ogni anno, per un totale di almeno una cinquantina di casi negli ultimi 5 anni. Una battaglia che fino ad oggi è stata affrontata con mille difficoltà procedurali e tempi molto lunghi, cause legali incluse, per la mancanza di una disposizione specifica sull’attribuzione delle competenze. Ma adesso, con l’intesa tra amministrazione comunale ed Erap si parte con procedure concordate e più snelle, con l’obiettivo di recuperare nel più breve tempo possibile questi alloggi con inquilini divenuti abusivi in modo da rimetterli a disposizione di quelle 377 famiglie che attualmente hanno richiesto un alloggio popolare ad Ascoli e che dal prossimo mese di gennaio saranno inserite (dopo le opportune verifiche degli uffici comunali) nella nuova graduatoria dell’Arengo. 


L’intesa messa a punto con l’Erap dall’Arengo, su input del sindaco Marco Fioravanti e la supervisione dell’assessore alle politiche sociali Massimiliano Brugni, va a colmare una lacuna normativa per quel che riguarda il procedimento di recupero degli alloggi per i cui inquilini è stata dichiarata la decadenza dell’assegnazione. Si tratta, quindi, di appartamenti che devono essere lasciati liberi da chi non ne ha più diritto affinché possano essere riassegnati. A tal proposito, grazie ad uno specifico incontro tra i due enti, si è riusciti a definire un accordo operativo che prevede competenze procedurali specifiche: l’avvocatura del Comune di Ascoli provvederà a dare esecuzione ai provvedimenti di decadenza dell’assegnazione e l’Erap, a seguire provvederà ad avviare una intermediazione, gestendo il rapporto con gli utenti, per arrivare al recupero materiale degli alloggi in questione.

Un punto di incontro concreto e strettamente operativo, già nell’immediato, considerando che ora i procedimenti di decadenza di alloggi di cui l’Arengo è titolare, e per cui sono stati adottati i provvedimenti dirigenziali, verranno trasmessi all’avvocatura comunale e all’Erap che si attiveranno sulla base delle nuove modalità per questa tipologia di procedimenti. 


Il fenomeno delle revoche per decadenza delle assegnazioni di alloggi popolari, tra casi risolti e molti altri che invece si trascinano per anni a seguito del ricorso alle vie legali, affiora soprattutto attraverso le segnalazioni, considerata l’impossibilità di effettuare controlli a tappeto su un totale di oltre 900 alloggi popolari solo ad Ascoli.

E si può approssimativamente individuare in circa una decina di procedimenti avviati ogni anno (almeno negli ultimi 5 anni) per recuperare alloggi ancora utilizzati da famiglie che in base ai riscontri di Comune ed Erap non ne avrebbero più diritto. E con le dichiarazioni di decadenza si arriva in gran parte dei casi anche al ricorso alle vie legali, con cause che allungano di molto i tempi di riacquisizione degli immobili. Tra i vari casi registrati, ci sono anche persone che magari vivono a casa di familiari, lasciando vuoto l’alloggio popolare loro assegnato. E c’è stato anche chi ha lasciato che ad utilizzare l’appartamento popolare assegnatogli siano altri suoi conoscenti che non ne avrebbero avuto alcun diritto. 


Altro fenomeno che l’Erap cerca di scongiurare è quello legato alla possibilità che qualcuno si introduca abusivamente, andandoci a vivere, all’interno di appartamenti che, appena liberati, sono in attesa di essere sistemati e riassegnati. Per far fronte a questo problema, l’ente prevede sempre in bilancio una somma per la sorveglianza – attraverso società di vigilanza privata - di alloggi sfitti a rischio di occupazione abusiva.

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