Tolti gli ultimi cassoni protettivi sulla Salaria, la viabilità è più snella. Rimosso a breve anche il semaforo

La rimozione dei cassoni lungo la Salaria
La rimozione dei cassoni lungo la Salaria
di Cristiano Pietropaolo
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Sabato 16 Luglio 2022, 09:35

ARQUATA - Rimossi ieri gli ultimi tre container navali che, insieme ad altri 15 cassoni, costituivano la barriera che garantiva la percorribilità della Salaria dopo la scossa del 30 ottobre, consentendo così l’accesso dei soccorsi e delle merci verso le zone colpite dal terremoto del Centro Italia. Dopo la scossa del 24 agosto 2016, alcune porzioni di edifici, strade e piazzali dell’abitato di Pescara del Tronto si trovavano in bilico sul pendio e incombevano sulla sede stradale.

 

Alla prima scossa o in caso di maltempo avrebbero inevitabilmente causato la chiusura della Salaria, con tutte le gravi conseguenze dovute alla rilevanza strategica dell’arteria nella logistica dei soccorsi. L’intervento di messa in sicurezza andava quindi realizzato nel più breve tempo possibile ma era necessario individuare una soluzione ad hoc, data l’impossibilità di progettare e realizzare un intervento classico di consolidamento. 

Con la rimozione di tutti i container saranno quindi avviate le ultime operazioni di sistemazione definitiva della Salaria consentendo la rimozione del semaforo entro circa due settimane.

A settembre saranno ultimati gli interventi con l’apertura della strada comunale che conduce nell’area di Pescara del Tronto. «È significativo il superamento di una fase che porta, dopo sei anni, un po’ di normalità - evidenzia il presidente della Regione Francesco Acquaroli. - Vogliamo garantire una risposta utile a far rivivere questi luoghi. La fase peggiore è superata».

Le parole di Curcio

Il Capo Dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio evidenzia: «La scelta di utilizzare i cassoni e mantenere la strada aperta significa aver fatto delle scelte importanti che hanno consentito la fruibilità di questa strada in quei momenti difficili. Sul tema della ricostruzione bisogna fare delle scelte e degli approfondimenti. Sul tavolo c’è l’ipotesi di una legge delega, ma è importante omogenizzare i processi». L’amministratore delegato di Anas Aldo Isi evidenzia: «Il pensiero va alle vittime di questa tragedia. Con questa rimozione, chiudiamo una fase e ne riapriamo un’altra, finalizzata a migliorare le connessioni stradali sulla Salaria e non solo, ovvero con nuovi interventi per migliorare la viabilità su questo territorio. La nostra priorità è la cura sulle infrastrutture esistenti ed è fondamentale la sinergia con le Amministrazioni locali».

Il sindaco Franchi

«L’idea di mettere i container nel versante della zona di Pescara del Tronto si è rivelata vincente - conclude il sindaco di Arquata Michele Franchi. - Auspico che la crisi di governo non crei ulteriori ritardi, visti i tanti problemi che si sono susseguiti. Spero che non siano toccati gli organi della struttura commissariale, perché sarebbe sbagliato. A breve ci sarà l’approvazione definitiva dei Piani Pua e l’attuazione dell’ordinanza speciale per la parte alta di Arquata capoluogo. Tutto deve camminare insieme ma l’Anas e gli altri enti sono all’altezza della situazione».

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