Non sa usare il computer per la pratica, tolto il contributo a un'anziana terremotata. E non è il solo caso

Nonna Olga Mantovani
Nonna Olga Mantovani
di di Filippo Ferretti
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Lunedì 30 Novembre 2020, 03:10

 ARQUATA - Ad oltre quattro anni dalla devastazione dovuta al terremoto, Arquata del Tronto deve fare i conti non solo con la mancata ricostruzione ma anche con il contributo di autonoma sistemazione agli anziani rimasti senza casa perchè crollata o dichiarata inagibile. E’ accaduto a vari sfollati, la cui età avanzata e il mancato avviso postale ha impedito di confermare il Cas attraverso la compilazione online. 

 
Una di loro è la novantenne Olga Mantovani, che ha voluto denunciare quella che lei ritiene essere una vera ingiustizia, anche perché i termini non sarebbero mai scaduti e perché, in questi primi anni, il rinnovo è sempre avvenuto automaticamente. Parliamo del Cas, il contributo di autonoma sistemazione, che dallo scorso agosto non è stato rinnovato a nonna Olga, ospite della figlia Rita in Riviera, dopo aver visto crollare la sua abitazione nella frazione di Piedilama e aver rinunciato a prendere alloggio in una delle casette allestire dalla Protezione Civile. Una denuncia che è stata ripresa anche “Striscia la Notizia”. Purtroppo, infatti, una donna così anziana spesso non è in gradodi districarsi con le pratiche telematiche. Lo avrebbero fatto anche i suoi familiari, se solo avessero saputo del rischio di perdere il contributo statale. «E invece, ad un certo punto, è arrivata una comunicazione, quella del Comune di Arquata che ci avvertiva dell’interruzione del sussidio» afferma la figlia Rita Saienni, certa che si tratti della prima volta dal momento dell’assegnazione che si chiede a nonna Olga di rinnovare la domanda.

La signora Mantovani, nonostante la grande personalità non ci sta. «A Piedilama c’era tutta la mia vita: lì sono nata, sono cresciuta e ho frequentato le scuole» racconta nonna Olga, che ammette di aver perso il diritto al contributo di autonoma sistemazione solo perché colpevole di non aver rinnovato la domanda online nei tempi stabiliti. Una sorte analoga capitata anche ad altri due novantenni originari del posto, anche loro senza più l’abitazione. Piedilama è un piccolo borgo la cui popolazione è composta da anziani ma anche da chi invece risiede altrove, soprattutto a Roma. Il Cas è spettato anche a loro nel 2016. «E forse, magari perché in molti hanno la residenza ad Arquata per motivi fiscali, adesso si è cercato di fare marcia indietro, ma non è il caso di mia madre» aggiunge la figlia di Olga Mantovani, evidenziando che la sua mamma non riceve più il sussidio e non ha nemmeno la casa 


La soluzione
«La scorsa estate la Regione Marche ci ha annunciato che la signora entro il 24 agosto avrebbe dovuto confermare tutti i requisiti con dovuta verifica » ha affermato il vicesindaco di Arquata del Tronto Michele Franchi non nascondendo il suo rammarico per quanto è avvenuto promettendo al più presto che nonna Olga tornerà a percepire il contributo di autonoma sistemazione. 
 

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