Il sindaco torna in consiglio mesi dopo il malore: «Ho visto la morte in faccia»

Arquata del Tronto, il sindaco torna in consiglio mesi dopo il malore: «Ho visto la morte in faccia»
Arquata del Tronto, il sindaco torna in consiglio mesi dopo il malore: «Ho visto la morte in faccia»
di Matteo De Angelis
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Mercoledì 30 Settembre 2020, 10:16

ARQUATA DEL TRONTO. «Ho visto la morte in faccia, per questo ho fatto un fioretto: quello di voler bene a tutti, anche se io non ho mai odiato nessuno».

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Con queste parole, visibilmente emozionato, il sindaco di Arquata, Aleandro Petrucci, ha aperto il consiglio comunale di lunedì sera. La seduta, trasmessa in diretta streaming, ha visto il primo cittadino tornare a sedere al proprio posto dopo aver attraversato un periodo molto difficile: era il 19 maggio infatti quando Petrucci accusò un improvviso malore che rese necessario il ricovero d’urgenza nel reparto di rianimazione dell’ospedale Mazzoni di Ascoli. Dopo un lento recupero, il sindaco di Arquata è tornato a parlare alla propria comunità: un momento molto toccante per tutti i presenti e per l’intera comunità arquatana.  
I ringraziamenti
«Questo per me è il primo di altri consigli che sono stati fatti in questi mesi, ai quali non ho potuto partecipare per motivi di salute. Voglio però ringraziare tutti i consiglieri, sia di maggioranza sia di minoranza, che hanno voluto esprimere la loro solidarietà nei miei confronti. Ringrazio anche tutte le autorità, perché sono arrivati messaggi davvero da tutte le parti. Senza dimenticare ovviamente tutti i cittadini di Arquata. In rianimazione mi avevano tolto il telefono: quindi mi scuso se non ho potuto rispondere di persona a tutti coloro che mi hanno dimostrato il proprio affetto, ma li ringrazio di cuore». Poi, appunto, la promessa del sindaco Petrucci: «Ho visto la morte in faccia, per questo ho fatto un fioretto: quello di voler bene a tutti, anche se io non ho mai odiato nessuno» le parole pronunciate dal primo cittadino, visibilmente emozionato e capace di emozionare i presenti in sala e coloro che hanno assistito al consiglio comunale collegati in diretta streaming da casa. «Per me non esiste rancore. Vorrei che anche gli altri, che mi vogliono bene, mi promettano questo: e cioè di voler bene a tutti. Qui siamo una piccola comunità, non è possibile che per delle “sciocchezzuole” si stia uno contro l’altro». Parole che sono arrivate dritte al cuore, pronunciate da quel sindaco così amato e diventato – in seguito al drammatico terremoto del 24 agosto 2016 – un vero e proprio simbolo della tempra e della resilienza delle comunità colpite dal sisma. 
I lavori
Dopo l’atteso saluto del sindaco Petrucci, il Consiglio è entrato nel vivo: ratificata la variazione di bilancio d’urgenza, si è provveduto all’approvazione del regolamento di disciplina dell’Imu. Approvata anche la nuova convenzione inerente i rapporti con la Stazione unica appaltante Marche: «Questo ci fornirà un aiuto nei progetti e nelle gare di affidamento per la ricostruzione post sisma - ha illustrato il vicesindaco Michele Franchi. - Nei prossimi mesi speriamo si vedano i frutti delle recenti ordinanze del commissario Giovanni Legnini: servono ancora aiuti per i territori colpiti dal sisma, ma siamo sulla strada giusta grazie a un commissario che sa interpretare le esigenze delle comunità e ascoltare le richieste degli amministratori».

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