Furto fotocopia nella ditta di attrezzature odontoiatriche: ladri in fuga con un bottino da 90mila euro

Acquaviva Picena, furto fotocopia nella ditta di attrezzature odontoiatriche: ladri in fuga con un bottino da 90mila euro
Acquaviva Picena, furto fotocopia nella ditta di attrezzature odontoiatriche: ladri in fuga con un bottino da 90mila euro
di Emidio Lattanzi
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Mercoledì 28 Ottobre 2020, 10:26

ACQUAVIVA PICENA - Ladri in azione alla Roland di Acquaviva Picena con un colpo che è stato messo a segno in maniera praticamente identica a quello perpetrato, sempre ai danni della stessa azienda, alla fine del mese di maggio di quest’anno. 

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I malviventi questa volta hanno agito intorno alle 4 del mattino, la banda, che potrebbe aver agito su commissione, è riuscita a forzare una porta dal muro perimetrale e ad introdursi nell’azienda.

Una volta dentro i malviventi sono riusciti a portare fuori quattro macchinari per la produzione di attrezzature odontiatriche del valore complessivo di circa 80 o 90 mila euro, a caricarle su un mezzo e ad allontanarsi in tutta fretta in tempo per evitare di venire intercettati dai carabinieri accorsi sul posto, insieme alla responsabile dell’azienda, non appena ricevuto il segnale di allarme per l’effrazione avvenuta. 

Le telecamere 

Quando i militari sono arrivati dei ladri non c’era effettivamente alcuna traccia e sono così iniziate le indagini partite dal sistema di videosorveglianza composto di una serie di telecamere che si trovano all’esterno della struttura.

I carabinieri sono al lavoro su quei filmati che potrebbero aver ripreso importanti elementi che consentirebbero di associare la banda che ha colpito la scorsa notte a quella autrice del colpo di cinque mesi fa.

Stesse mani 

Il forte sospetto è che si tratterebbe infatti delle stesse persone e questo avvalorerebbe la tesi del furto su commissione per qualche cliente finale. Ed è proprio su questa pista che i militari sono al lavoro. Individuando la banda infatti i carabinieri potrebbero accendere i riflettori su una organizzazione di ricettatori che potrebbe avere dimensioni particolarmente elevate. Al lavoro sulla vicenda ci sono i militari della stazione di Acquaviva e del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di San Benedetto agli ordini del capitano Marco Vanni che sta coordinando le operazioni. Le telecamere che hanno ripreso le azioni della banda si trovano all’esterno dello stabilimento, dislocato nella zona industriale di Acquaviva Picena, a ridosso del confine territoriale con San Benedetto e da quei filmati potrebbero arrivare dettagli importanti per le indagini. 

L’incursione di maggio 

A maggio lo stesso stabilimento era stato oggetto di un altro simile episodio con i malviventi che avevano agito seguendo lo stesso modus operandi ed è questo il particolare che spinge gli investigatori a ritenere che possa trattarsi della stessa banda e, soprattutto, che a monte di queste azioni ci sia qualche committente oscuro che potrebbe aver avviato un traffico internazionale di attrezzature per l’odontoiatria magari destinato a paesi dove ci sono strutture che cercano di intercettare clientela estera riuscendo a garantire prezzi notevolmente più bassi rispetto a quelli proposti dalla sanità privata “canonica”. Ma questo è soltanto uno dei possibili scenari che potrebbero essere sullo sfondo del colpo alla Roland messo a segno dai malviventi nella notte tra lunedì e martedì. Le indagini proseguono a ritmo serrato anche in virtù dell’entità dell’ammanco subito dall’azienda, realtà storica del territorio acquavivano prima come fabbrica di strumenti musicali e recentemente riconvertita ad altri tipi di produzioni tra le quali, per l’appunto quella di macchinari per il campo odontoiatrico.

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