Legambiente va all'attacco: «Siamo contrari alla cava che sorgerà a San Pietro di Cagnano»

La conferenza stampa sulla cava
La conferenza stampa sulla cava
di Eduardo Parente
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Giovedì 15 Settembre 2022, 06:50 - Ultimo aggiornamento: 10:57

ACQUASANTA TERME - Legambiente si oppone alla nuova cava a San Pietro di Cagnano, frazione di Acquasanta Terme. Nel corposo programma delle cave della Regione Marche, pare sia compresa anche quella che dovrebbe nascere nel territorio del Comune termale. «Abbiamo chiesto alla Regione - ha spiegato il portavoce del circolo di Ascoli, Paolo Prezzavento, durante l’incontro con la stampa, presente anche il sindaco di Acquasanta, Sante Stangoni - un adeguamento della nuova legge sulla pianificazione territoriale, che riveda in toto il piano cave. Secondo noi, infatti, questo piano, presentato nel 2004, è obsoleto».

Nel frattempo un imprenditore di Tivoli, ha acquistato dei terreni a San Pietro di Cagnano con l’obiettivo di estrarre il prezioso travertino. «La proposta di questo privato - aggiunge Prezzavento - va a cozzare con l’importanza paesaggistica della zona in cui la cava verrà attivata.

L’imprenditore in questione vuole realizzare una cosiddetta cava a pozzo, profonda 80 metri e larga 250. Lo sviluppo di una zona come questa passa attraverso l’enogastronomia, le attività turistiche e ricettive».

Alle parole di Prezzavento, si aggiungono quelle di Cristiano Allevi, un privato cittadino di Acquasanta e titolare del marchio gli Allevi Parrucchieri: «a San Pietro di Acquasanta ho una abitazione in legno completamente ecosostenibile, come l’Europa chiede - spiega - che sto trasformando in bed and breakfast. La mia struttura confina con il terreno su cui dovrebbe essere costruita. Sebbene la burocrazia stia andando avanti, io mi sto muovendo prima che il tutto nasca, attraverso l’aiuto di geologi e tecnici con tanto di perizie in mano. Siamo a favore di un turismo sostenibile e non possiamo permettere che si deturpi un ambiente fantastico come il nostro». 

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