Giornata Nazionale del gatto, i 10 consigli dei veterinari: dall'alimentazione ai viaggi, ecco come comportarsi

Giornata Nazionale del gatto, i 10 consigli dei veterinari: dall'alimentazione ai viaggi, ecco come comportarsi
Giornata Nazionale del gatto, i 10 consigli dei veterinari: dall'alimentazione ai viaggi, ecco come comportarsi
di Graziella Melina
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Giovedì 17 Febbraio 2022, 07:32 - Ultimo aggiornamento: 10:48

Indipendente ma imprevedibile per molti il gatto è l’animale domestico ideale per vincere la solitudine. Secondo Senior Italia Federanziani, 9 italiani su 10 tra gli over 65 ne possiedono uno. Con benefici sull’umore ma anche sul benessere. “Diversi studi scientifici dimostrato infatti che accarezzare il gatto determina un rallentamento del ritmo e della pressione cardiaca”, spiega Marco Melosi, presidente dell’Associazione nazionale medici veterinari italiani. Come tutti gli animali che vivono chiusi in un appartamento i gatti hanno bisogno di particolari attenzioni. Per la Giornata Nazionale del gatto, ecco i consigli del veterinario per rendere la convivenza sicura e serena. 

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Gatti, i 10 consigli dei veterinari: dall'alimentazione ai viaggi

Innanzitutto bisogna controllare la salute del gatto, proteggendolo con le vaccinazioni. È necessaria in modo particolare la terapia antiparassitaria. È bene dunque programmare una visita dal veterinario come minimo una volta all’anno per la profilassi, poi un check up. Le spese per una visita si aggirano intorno ai 45-50 euro. Non dobbiamo dimenticare che anche i gatti si possono ammalare. Il sintomo che deve subito allarmare è comunque la ricerca continua di acqua. Se il gatto sente spesso il bisogno di bere, è  importante rivolgersi subito ad un veterinario. 

Per mantenerli sani, occorre stare attenti all’alimentazione.

Per nutrirsi i gatti dipendono da chi li accudisce. È importante quindi fare in modo che abbiano sempre a disposizione cibi adatti ed equilibrati. Sono consigliati tutti i pet food in commercio. Mentre sono sconsigliati gli avanzi della nostra cucina. È importante, poi, non farli ingrassare. Ricordiamo che se sono sterilizzati tendono ad appesantirsi e rischiano quindi di sviluppare patologie come per esempio il diabete.


Anche per i gatti è fondamentale una corretta idratazione. Ma la quantità di acqua di cui hanno bisogno dipende molto dal tipo di alimentazione. Se per esempio consumano cibi ben equilibrati, non devono bere molto. Altrimenti, è importante garantire un adeguato apporto di acqua. Attenzione quindi alle ciotole dell’acqua; vanno tenute sempre piene e pulite.

Non bisogna dimenticare che i gatti vanno trattati come se fossero pupazzi di peluche. Bisogna rispettare i loro tempi e non forzarli prendendoli in braccio se non hanno voglia, o accarezzandoli se hanno invece bisogno di stare per conto proprio. Se si sentono sotto pressione, diventano aggressivi e imprevedibili. Meglio lasciarli tranquilli. Generalmente si fanno coccolare, ma solo quando ne hanno voglia. Non dimentichiamo che i gatti sono animali ‘indipendenti’.

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Se si decide di portare a casa un altro animale domestico, è bene agire con prudenza. L’arrivo per esempio di un cane è un momento abbastanza delicato. È necessario fare attenzione all’interazione iniziale e prepararli gradualmente a condividere gli stessi spazi. Nella fase iniziale, è preferibile farli stare in stanze diverse, così possono iniziare a sentire l’odore a vicenda. Lo stesso accorgimento va posto anche se il nuovo arrivato è un altro gatto. 

Come è noto, i bambini amano giocare con gli animali domestici. Ma spesso non hanno percezione dei pericoli. Ecco perché bisogna stare attenti agli atteggiamenti irruenti che può avere un gatto. Per questo, è bene non lasciare da soli i bambini piccoli insieme al gatto. Quanto alla possibilità di trasmettere malattie, ricordiamo che per esempio per la toxoplasmosi il rischio di contagio è bassissimo. È bene comunque fare attenzione all’igiene e alla pulizia degli spazi comuni. 

Prima di andare in vacanza, bisogna valutare se sia opportuno portare con sé anche il gatto. Se si decide di farlo, è bene cominciare ad abituarlo gradualmente, con piccoli spostamenti,  e facendolo stare nel trasportino. Esistono comunque in commercio prodotti farmacologici che possono aiutarlo a non avere paura durante il tragitto e a non soffrire il mal d’auto. Non dimentichiamo che se non si sente al sicuro il gatto tende a stressarsi, e questa situazione può causare anche l’alopecia, segnale evidente della sua sofferenza.

Se si è ospiti di una famiglia che possiede un gatto, è bene non essere irruenti e avvicinarsi troppo. Se il gatto è stato abituato ad entrare in contatto con altre persone, non sarà difficile dargli una carezza. Ma è sempre bene aspettare che si avvicini quando ha voglia. Non sempre lo farà ed è bene lasciare che si muova liberamente.

Per garantire il benessere del gatto, oltre a quello delle persone che vivono in casa, è fondamentale prestare massima attenzione alla pulizia di tutti gli spazi. In particolare, bisogna pulire con frequenza la lettiera. Se  ci sono più gatti, meglio usare più lettiere. Non dimentichiamo poi che i gatti amano salire su scaffali o sui mobili. Quindi dobbiamo favorire la possibilità di farli stare a loro agio, anche attraverso ‘arricchimenti ambientali’. Sono consigliati per esempio giochi e oggetti che rendono meno stressante la vita di un gatto costretto a stare spesso in casa da solo. È importante creargli zone dedicate, basta talvolta anche solo una scatola con un buco, dove abbia la possibilità di nascondersi. 

Meglio evitare di lasciare in giro oggetti che possano ferirlo. Attenzione anche alle piante velenose, tipo la stella di Natale. Ma bisogna anche controllare che non ci siano in giro e in bella vista fili elettrici o cavetti. Non dimentichiamo che i gatti si fermano a guardare davanti alle tv, attenzione a non dimenticare oggetti fragili sui mobili. I gatti amano poi avvicinarsi alle finestre, è bene dunque non lasciarle aperte. Ricordiamo che se non sono sterilizzati, nel periodo dell’accoppiamento tendono a fuggire per accoppiarsi. Di solito, comunque, ritornano a casa. Ma meglio evitare il pericolo che rimangano chiusi dentro un garage o attraversino una strada trafficata.
 

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