Whirlpool, sciopero e presidio: anche gli operai di Melano si sono fermati per 4 ore

Il presidio nella sede di Melano in occasione dello sciopero di quattro ore degli operai Whirlpool
Il presidio nella sede di Melano in occasione dello sciopero di quattro ore degli operai Whirlpool
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Venerdì 1 Novembre 2019, 07:35

FABRIANO - Sciopero e presidio alla Whirlpool di Fabriano. La delicata vicenda relativa allo stabilimento di Napoli, di cui la multinazionale statunitense ha da tempo annunciato la vendita, infrangendo così l’accordo sul piano industriale triennale siglato appena un anno fa al ministero dello Sviluppo economico, continua a preoccupare anche le maestranze degli altri siti italiani di Whirlpool, inclusi quelli fabrianesi. E l’ultima mossa dell’azienda, che mercoledì ha ritirato la procedura di cessione dell’impianto partenopeo, non riesce affatto a tranquillizzare i sindacati né, tanto meno, i lavoratori.

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Così, ieri, gli operai del mega-stabilimento di Melano hanno incrociato le braccia per quattro ore (la seconda parte di ogni turno), aderendo in misura pressoché totale alla protesta che era stata organizzata da tempo e che la nuova posizione assunta da Whirlpool non è riuscita a scongiurare. Davanti alla sede centrale di via Aristide Merloni, il grosso edificio che accoglie i colletti bianchi, nonché gli addetti del call center, i rappresentanti territoriali di Fim, Fiom e Uilm e un gruppo di dipendenti hanno allestito un presidio che hanno mantenuto per l’intera mattinata. «Whirlpool ha soltanto sospeso la procedura di cessione dell’impianto di Napoli – osservano i sindacati – ma ha ribadito che tale sito è comunque insostenibile. Se ci sono problemi, devono essere risolti muovendosi all’interno dell’accordo firmato al Mise, non violando sistematicamente un’intesa che aveva visto d’accordo azienda, parti sociali e Governo». 

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