La vicenda
Forse, ritrovarsi in pista con il suo gruppo – cinque, sei appassionati di motocross come lui – era il suo modo speciale di festeggiare. Invece il pomeriggio si è trasformato in dramma. Il ragazzo, in sella al suo Tm125cc stava facendo un allenamento, senza cronometro, né competizione. Una volta arrivato nella parte bassa della pista, la moto s’è trovata di fronte una duna e ha impuntato con la ruota anteriore: il Tm ha disarcionato il giovanissimo pilota, che è stato proiettato al suolo. Una caduta choc, nell’impatto violentissimo col terreno il casco integrale che indossava è letteralmente esploso. Il ragazzo ha battuto la testa a terra perdendo conoscenza. Istanti terribili, per tutti. L’allenamento interrotto subito, il titolare dell’impianto Tiziano Peverieri (presidente della società Team 2T che gestisce il crossodromo) e lo staff tecnico sono intervenuti, lanciando disperatamente l’allarme al 112.
«Scena terribile»
«Mi sono precipitato in pista per prestare i primi soccorsi fino all’arrivo dell’automedica del 112 – racconta Peverieri sotto choc – una scena terribile, in quarant’anni di motocross ne ho viste tante ma come questa no… sono molto provato.
Le indagini
La moto, la tuta, le protezioni e quel che resta del casco sono stati posti sotto sequestro, come disposto dal magistrato. Sono in corso accertamenti sull’omologazione del casco, per capire se quella presente fosse idonea all’utilizzo per il motocross. «Era la prima volta che questo ragazzo veniva a girare qui da me», conclude amareggiato Peverieri, tanta esperienza in pista e fuori. «Di incidenti ne sono accaduti, ne accadono. Ma questo mi ha segnato profondamente…».
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Utilità Contattaci
Logout