Tornano i vandali dello spray, il Passetto di nuovo nel mirino. Il Monumento ai Caduti sfregiato dagli scarabocchi dei writer

Una delle scritte sul Monumento
Una delle scritte sul Monumento
di Maria Cristina Benedetti
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Martedì 26 Aprile 2022, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 15:15

ANCONA - Le corone d’alloro della festa della Liberazione si mescolano agli scarabocchi dei graffitari, che guardano, passano e lasciano il segno. Ovunque. Espressione della creatività o è solo l’imbrattare di palazzi, lapidi e statue il loro. Arte, macché atti vandalici. Nell’attesa di sciogliere il nodo i teppisti con lo spray, senza tregua e senza rispetto, sono tornati a fregiare il Monumento del Passetto. Di nuovo, per l’ennesima volta. L’ultimo passaggio, a colpi di arzigogoli vari, è avvenuto con il viale della Vittoria e piazza IV Novembre già adornate per il ritorno in grande stile, e soprattutto in presenza dopo due anni di stop forzato per la pandemia, delle celebrazioni del 25 Aprile.

 
Il lessico pop 
I segni dei writer sono ben evidenti sulle colonne di quella maestosa costruzione dedicata ai Caduti, che svetta superba sull’Adriatico.

Ad appena un mese dalla dispendiosa pulizia, eseguita dagli operatori di AnconAmbiente, sono ricomparsi sgorbi, scritte incomprensibili, citazioni di testi e le immancabili dediche d’amore. Tutto quel lessico pop che non sempre è street art. Gli irriducibili di bombolette e pennarelli non retrocedono neppure di fronte alle offese della sindaca. «Chi sporca e danneggia la città - aveva tuonato - è un povero sfigato». 


I social 
Aveva sfruttato la potenza dei social, Valeria Mancinelli, per lanciare quell’invettiva contro i ragazzini che negli ultimi mesi, a più riprese, erano tornati a imbrattare. L’aveva scritto chiaro: «Cancellare il brutto innanzitutto costa, tempo e denaro. Quello dei cittadini, perché si tratta di soldi pubblici». Per l’intervento dello scorso marzo, con quattro operatori e due mezzi in campo, servirono non meno di 2mila euro e persino un gel specifico, capace di salvaguardare la bianca pietra d’Istria sottoposta a tutela della Sovrintendenza. 


La videosorveglianza
I teppisti del segno in libertà non indietreggiano anche di fronte agli avvertimenti dell’assessore alle Manutenzioni Stefano Foresi. «La zona - ammonì - è coperta dalla videosorveglianza. Ci sono telecamere fisse e orientabili, che verificano l’intera area, dal Monumento fino ai servizi igienici, al confine della pineta verso via Panoramica». Nulla da fare. Le frasi tutta passione e innamoramenti, i disegni osceni, gli autografi, le frasi senza senso sono tornate, puntuali. A graffiare la bellezza.

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