Lo sbarco dei profughi ragazzini. Tre soccorsi in porto in sette giorni

La Polmare in azione al porto
La Polmare in azione al porto
1 Minuto di Lettura
Lunedì 1 Giugno 2020, 05:30
ANCONA Si era nascosto dietro un camion, pronto a sbarcare dal traghetto aggrappandosi al semiasse, ma per sua fortuna è stato scoperto dalla Polmare che vigila sulla frontiera del porto. È finita così, ma poteva andare molto peggio, l’avventura di un pakistano di 19 anni sorpreso all’interno di un nave arrivata dalla Grecia al porto di Ancona sabato pomeriggio.
Spesso i clandestini che riescono a salire a bordo, per superare i controlli alla frontiera si aggrappano alla parte inferiore dei telai dei camion o ai semiassi, mettendo a rischio la propria vita. Negli ultimi due anni, infatti, due giovani sono morti stritolati dalle ruote dei camion in via Conca. 
Il 19enne trovato sabato, all’interno del traghetto proveniente dalla Grecia dalla Polizia di Frontiera, ha accusato un lieve malore, tant’è che è stato necessario l’intervento della Croce Gialla di Ancona che ha trasporto il giovane al pronto soccorso di Torrette. Nella serata di giovedì era finito in ospedale anche un minorenne profugo dall’Afghanistan che la Polizia di frontiera aveva trovato su un traghetto, sempre in arrivo dalla Grecia. Il giovane, dopo aver affrontato l’intera traversata nella stiva, era in uno stato di deperimento al limite del collasso ed è stato necessario l’intervento della Croce Gialla di Ancona.  Nella giornata di lunedì era stato intercettato un altro ragazzino proveniente dall’Afghanistan. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA