ANCONA - Una famiglia sconvolta dal dolore, tanti amici che non sono riusciti a trattenere le lacrime, palloncini bianchi e celesti liberati in cielo.
Quel cielo che ha accolto Giovanni Gazzani accompagnato dalle preghiere della comunità di Torrette. Una cerimonia funebre in cui una folla commossa, tra gli altri c'era anche il pugile Sumbu Kalambay, si è stretta attorno alla famiglia Gazzani con un'unica domanda: perché? Perché un incidente così crudele, subito dopo aver salutato i genitori proprio a Torrette, sulla strada di casa, diretto alla propria abitazione di Pietralacroce?
Un viaggio finito per Giovanni poco prima della stazione per l'impatto con un'auto che, diretta verso la periferia, ha improvvisamente girato a sinistra.
Il parroco di Camerano, Don Aldo, che ha celebrato la messa, ha chiesto che questa tragedia non passi invano e insegni a tutti il senso di responsabilità. Poi la bara, accompagnata dai palloncini con i colori della squadra di calcio in cui Giovanni aveva giocato e per la quale, ora, farà il tifo da lassù, ha lasciato la chiesa diretta al cimitero.
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