Sventata un’altra truffa a una nonnina
Stavolta il bluff tocca a una ladruncola

Sventata un’altra truffa a una nonnina Stavolta il bluff tocca a una ladruncola
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Domenica 9 Dicembre 2018, 06:35
SENIGALLIA - Si è spacciata per un’ amica del figlio per entrare in casa nel tentativo di truffarla. È accaduto venerdì pomeriggio alla Cesanella. Lo stesso giorno, di mattina, nel mirino era finita una pensionata di Borgo Molino. La truffatrice alla Cesanella era una donna di piccola statura. Ad attenderla in una macchina parcheggiata, di colore scuro, un uomo. Verso le 16.30 ha avvicinato una donna. Era sola in casa e la truffatrice è riuscita ad entrare. La pensionata poi, parlando con i familiari, ha raccontato l’accaduto. 

 

Da quanto riferito sembra che la malintenzionata non sia riuscita a prendere nulla. La nuora, oltre ad aver informato le forze dell’ordine, ha voluto lanciare un appello per mettere in guarda altri anziani. «Prestare attenzione ad una donna di piccola statura ed un uomo con una macchina scura – ha scritto su Facebook - entrano in casa di anziani soli con la solita scusa di essere amici dei figli. Stasera sono entrati da mia suocera verso le 16.30 zona Cesanella». La mattina una truffa era stata sventata invece a Borgo Molino. In questo caso un finto avvocato aveva chiamato un’anziana, di circa 90 anni, dicendole che il figlio aveva avuto un incidente e che sarebbero stati necessari 4.000 euro per le spese legati. La donna non si è fatta abbindolare. Non aveva figli maschi ma solo una figlia che ha subito chiamato, per accertarsi che stesse bene. Quest’ultima ha informato la polizia venerdì mattina, che ha mandato in via Vico una volante. Il timore era che qualche complice sarebbe comunque arrivato presso l’abitazione convincendo la donna a farsi dare i gioielli. Il truffatore per telefono le aveva detto che, qualora non avesse avuto dei soldi a disposizione in casa, sarebbero andati bene anche i gioielli. Poi un suo collaboratore, che avrebbe mandato a ritirarli, avrebbe provveduto a venderli per ottenere denaro contante. Se non avesse pagato quella somma il figlio, che aveva causato l’incidente, non sarebbe stato rilasciato. Un copione già visto. Ogni volta però riesce a far leva nella paura degli anziani che, pur di vedere tornare a casa i figli, invece di saperli fermi in qualche caserma, sono disposti a consegnare a degli sconosciuti tutto quello che hanno. Anche i gioielli, ricordi di una vita. 

Una truffa che raramente non riesce ad andare a segno. Venerdì però è andata male. Colpa di una vocale. Se invece di figlio avesse detto figlia, probabilmente la pensionata avrebbe ceduto. Nonostante l’età avanzata era invece abbastanza lucida da ricordarsi di aver messo al mondo una bambina. Ha chiesto se per caso si fosse trattato del nipote ma, di fronte all’insistenza del finto avvocato, sull’incidente avuto dal figlio, ha capito che non poteva essere vero.
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