Strage di Corinaldo alla Lanterna Azzurra. Presa la banda dello spray, sette arresti
La banda non agiva però solo nei locali: in occasione dei viaggi per raggiungere le discoteche o per tornare a casa dopo aver colpito, spiegano ancora gli investigatori, i ragazzi avrebbero commesso dei furti nelle aree di servizio lungo le autostrade. Ma non solo: in alcune occasioni non avrebbero pagato il ristorante dove avevano cenato, l'autonoleggio o i tassisti utilizzati per raggiungere i locali quando non avevano a disposizione l'auto. La refurtiva veniva consegnata ad un compro-oro di Castelfranco Emilia, che garantiva l'immediato acquisto.
La banda riusciva a portare circa 500 grammi di oro al mese per un guadagno di, appunto, 15 mila euro circa, che venivano divisi in parti uguali.
Al momento sono stati accertati 11 colpi messi a segno: un furto commesso nella notte tra il 9 e 10 marzo 2019 alla discoteca «Dorian Grey» di Verona; un furto il 30 marzo 2019 all'interno dell'area di servizio «Esino Ovest» di Chiaravalle (autostrada A/14); due commessi tra il 30 e 31 marzo 2019 presso la discoteca «Mia Clubbing» di Porto Recanati (MC); 5 avvenuti nella notte tra il 4 e 5 maggio 2019 presso la discoteca «Made Club» di Como e «K-Klass» di Tavernerio, in provincia di Como (la refurtiva in questo caso veniva però recuperata dai Carabinieri durante un controllo alla circolazione stradale dopo essere stata lanciata dall'auto in movimento); due furti commessi nel tardo pomeriggio del 2 giugno 2019 presso la discoteca «Parco Europa» di Padova.(