Vandali in azione sul sentiero del Passo del Lupo. Staccato il cartello che avverte di non scendere

Il muretto da cui è stata portato via il divieto al Passo del Lupo
Il muretto da cui è stata portato via il divieto al Passo del Lupo
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Lunedì 10 Agosto 2020, 04:54 - Ultimo aggiornamento: 10:30
SIROLO - Rubata la targa in metallo dal ceppo che segnala l’inizio del sentiero del Passo del Lupo. I vandali sono entrati in azione nella notte fra sabato e ieri. Armati presumibilmente di un frullino a batteria, hanno tagliato le viti che fissavano al pilastro in pietra la placca apposta dal Comune di Sirolo per indicare il “divieto di transito assoluto” introdotto dall’ordinanza sindacale n. 49/2009, oggetto anche in passato di atti vandalici.

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Il percorso, il cui vero nome in realtà è Passo della Croce, è da anni al centro di una vivace polemica i cui principali protagonisti sono stati questa estate la consigliera di X Sirolo Fabia Buglioni, che aveva inserito la riapertura del passo nel programma elettorale, e il sindaco Filippo Moschella che ha invece annunciato come tale evenienza sia già da alcuni mesi oggetto di uno studio da parte della Giunta, insieme al Parco del Conero e a Legambiente Pungitopo Ancona. Fatto sta che attualmente lo stradello panoramico, fra i più belli e suggestivi della regione, resta interdetto per evidenti motivi di sicurezza. Purtroppo però né i divieti né l’assidua presenza sul posto dei volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri, autorizzati a svolgere soltanto una funzione informativa e dissuasiva, a differenza degli operatori di Polizia Locale e più in generale delle forze dell’ordine che hanno invece potere sanzionatorio, frenano gli escursionisti del sentiero proibito che dal Monte Conero conduce alle Due Sorelle. Anche nel weekend scorso, in tanti hanno deciso di percorrere ugualmente il Passo del Lupo ignorando ogni avvertimento e sfidando i pericoli di un tracciato accidentato troppo spesso confuso con un’alternativa per accedere via terra alla spiaggia simbolo della promozione turistica della Riviera del Conero e delle Marche, correndo pure il rischio di vedersi elevare multe fino a cento euro, come accaduto negli anni passati.
Arianna Carini 
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