Conchiglia Verde, la musica è finita: nascerà un ristorante al posto della famosa discoteca

Conchiglia Verde, la musica è finita: nascerà un ristorante al posto della famosa discoteca
Conchiglia Verde, la musica è finita: nascerà un ristorante al posto della famosa discoteca
di Arianna Carini
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Giovedì 25 Marzo 2021, 08:00 - Ultimo aggiornamento: 26 Marzo, 08:17

SIROLO  - «Ti dico addio» cantava una giovane Mina sulle note di Piero Piccioni, dal palco, racchiuso come una perla, nel bosco sopra i Lavi di Sirolo. Parole che oggi, di fronte agli operai in azione per ripulire il terreno attorno alla storica balera, suonerebbero come una triste premonizione, non fosse per un “progetto di riqualificazione” in questi giorni al vaglio delle istituzioni.

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Un restyling dell’intero complesso, costruito su un’area comunale, che nelle intenzioni dei nuovi proprietari sembrerebbe destinato ad ospitare non più un dancing hall, bensì un ristorante ed alcune camere ad uso turistico. 


Per la Conchiglia Verde si chiude così definitivamente un’era.

Quella delle serate mondane, dei balli swing e boogie-woogie, del twist e dell’hully gully. Della grande musica italiana portata sul Conero da artisti come Ornella Vanoni, Gianni Morandi, Lucio Dalla, Equipe 84 e Camaleonti. Delle foto in bianco e nero con l’abito da sera, rari cimeli a memoria di un periodo d’oro per Sirolo e la Riviera. Nata dopo la seconda guerra mondiale da una intuizione del costruttore edile Enzo Sturba, là dove prima si trovava un campeggio estivo per i Balilla, nel corso della sua lunghissima storia la discoteca ha ospitato molteplici iniziative, fra cui un casinò ed un concorso di bellezza - Miss Conchiglia Verde - presentato nientedimeno che da Mike Bongiorno. 


Nel 2013, purtroppo, dopo varie vicissitudini amministrative e giudiziarie, fra cui la raccolta firme di alcuni residenti contro le emissioni sonore provenienti dalla pista da ballo, il dancing-hall ha spento l’insegna. Una decisione assunta a malincuore dai figli di Sturba che per proseguire l’attività avrebbero dovuto investire ingenti somme nell’adeguamento degli ambienti alle sopraggiunte norme di sicurezza. Come era accaduto altre volte, l’addio alle scene della Conchiglia Verde era stato vissuto dai sirolesi come una pausa momentanea, in attesa di veder risorgere il locale con la sua fisionomia di sempre. La cessione del ramo di azienda ad una società del maceratese apre ora a nuovi ed inattesi scenari. 

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