ANCONA - La prima volta ha pensato a uno scherzo. Ma quando altre persone, in rapida successione, si sono presentate nella sua palestra per battere cassa con fare minaccioso, ha deciso di rivolgersi ai carabinieri e sporgere denuncia. Tutta colpa di uno scambio di persona e di fake news circolate sui social, dove decine di appassionati di palestra in tutta Italia - professionisti del settore e non solo - stanno dando la caccia ad un anconetano che li avrebbe beffati, vendendo sul web attrezzature mai consegnate.
I ritardi
C’è chi ci ha rimesso qualche centinaia di euro, chi migliaia, chi cifre molto più importanti per l’acquisto di dischi, tappetini, manubri, bumper e materiale abitualmente utilizzato per scolpire i muscoli, a casa o in palestra.
Il reclamo
«È da novembre 2021 che aspetto di ricevere l’ordine - reclama uno degli acquirenti beffati -. Questi trovano solo scuse e intanto si intascano i nostri soldi. Di ciò che ho speso, quello che mi è arrivato equivale a meno della metà del valore complessivo». «Scomparsi» scrive un altro utente, a proposito di un ordine che risale ad aprile: «Ad ogni email cambiano il mese di consegna. Ho chiesto il rimborso e ora non rispondono più». Il paradosso è che tra le vittime indirette di questa incresciosa situazione c’è Luca, titolare della palestra Mia Fitness Club di Ancona, del tutto estraneo alla vicenda: «Non so per quale motivo, ma da inizio dicembre mi viene a trovare gente che con fare minaccioso chiede soldi - racconta -. Ho dovuto sporgere denuncia ai carabinieri per tutelarmi».