Shopping sul web, ma la merce non arriva ad Ancona. Class action dei beffati: «Azienda sparita»

Shopping sul web, ma la merce non arriva ad Ancona. Class action dei beffati: «Azienda sparita»
Shopping sul web, ma la merce non arriva ad Ancona. Class action dei beffati: «Azienda sparita»
di Stefano Rispoli
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Venerdì 30 Dicembre 2022, 02:40 - Ultimo aggiornamento: 16:46

ANCONA - La prima volta ha pensato a uno scherzo. Ma quando altre persone, in rapida successione, si sono presentate nella sua palestra per battere cassa con fare minaccioso, ha deciso di rivolgersi ai carabinieri e sporgere denuncia. Tutta colpa di uno scambio di persona e di fake news circolate sui social, dove decine di appassionati di palestra in tutta Italia - professionisti del settore e non solo - stanno dando la caccia ad un anconetano che li avrebbe beffati, vendendo sul web attrezzature mai consegnate. 

I ritardi


C’è chi ci ha rimesso qualche centinaia di euro, chi migliaia, chi cifre molto più importanti per l’acquisto di dischi, tappetini, manubri, bumper e materiale abitualmente utilizzato per scolpire i muscoli, a casa o in palestra.

La risposta che gli acquirenti insoddisfatti ricevono, dopo mesi di inutile attesa, è più o meno sempre la stessa: «Gentile cliente, siamo dispiaciuti dei ritardi subiti. Stiamo lavorando per accorciare il più possibile le nostre tempistiche». E ancora: «Ci spiace, abbiamo dato l’impressione di una truffa ma trattasi di ritardi, per quanto spiacevoli. Cogliamo l’occasione per augurare buone feste». Feste amare, per chi ha investito i propri risparmi nella speranza (vana) di ricevere la merce ordinata. I reclami, sul sito web dell’azienda in questione, si sono decuplicati negli ultimi tempi, al punto che diverse persone hanno deciso di avviare una class action, rivolgendosi ad un legale e sfruttando i social come cassa di risonanza. Tuttavia, nessuno sarebbe riuscito più a parlare con il l’anconetano a capo dell’attività specializzata nella commercializzazione di articoli sportivi e attrezzature da palestra. D’altronde, i riferimenti indicati nel suo sito conducono ad uffici-fantasma alla Baraccola e alla periferia di Osimo. E chi prova a contattare il responsabile via mail, riceve sempre il solito messaggio di scuse. 

Il reclamo


«È da novembre 2021 che aspetto di ricevere l’ordine - reclama uno degli acquirenti beffati -. Questi trovano solo scuse e intanto si intascano i nostri soldi. Di ciò che ho speso, quello che mi è arrivato equivale a meno della metà del valore complessivo». «Scomparsi» scrive un altro utente, a proposito di un ordine che risale ad aprile: «Ad ogni email cambiano il mese di consegna. Ho chiesto il rimborso e ora non rispondono più». Il paradosso è che tra le vittime indirette di questa incresciosa situazione c’è Luca, titolare della palestra Mia Fitness Club di Ancona, del tutto estraneo alla vicenda: «Non so per quale motivo, ma da inizio dicembre mi viene a trovare gente che con fare minaccioso chiede soldi - racconta -. Ho dovuto sporgere denuncia ai carabinieri per tutelarmi». 

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