SENIGALLIA - Il vescovo Franco Manenti è in quarantena. A comunicarlo ieri sera è stato il vicario generale diocesano, don Aldo Piergiovanni. Essendo venuto in contatto nei giorni precedenti con una persona risultata poi positiva al Covid – 19, si trova in quarantena presso la propria abitazione.
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«Il vescovo Franco sta bene – rassicura don Aldo - non presenta alcun sintomo e, pur essendo risultato negativo al tampone, per legge deve rimanere in quarantena. Pertanto sono stati sospesi tutti gli appuntamenti previsti per i prossimi giorni. La Diocesi tutta lo accompagna in questa situazione con la vicinanza che si esprime nell’affetto e nella preghiera». Intanto l’ospedale cittadino è pronto a riattivare un reparto covid, con 30 posti letto per pazienti non intensivi.
Un’opzione contenuta nella bozza del piano pandemico da attuare solo nel caso in cui i reparti di malattie infettive di Torrette, Marche nord e Fermo, non riuscissero più a farsi carico dei positivi. In questa circostanza, che tutti si augurano non debba mai verificarsi, Senigallia si vedrebbe costretta a tenere i suoi positivi, attivando il piano pandemico. «E’ un piano di emergenza – precisa Giovanni Guidi, direttore dell’Area Vasta 2 -, il piano pandemico è un documento in continua evoluzione e quindi con costanti modifiche». Al momento quindi è stata prevista la possibilità di allestire nell’ex ortopedia 30 posti letto per pazienti covid non intensivi ma solo se gli altri ospedali dovessero andare in sofferenza. L’ospedale di Senigallia si è invece già attivato per ospitare in Rianimazione i pazienti gravi, ma non positivi al covid, provenienti da Torrette. Il presidio ospedaliere cittadino dunque, come tutti del resto, si sta attrezzando a gestire l’emergenza nel caso ce ne fosse bisogno.
Anche il sindaco sta monitorando la situazione pronto ad intervenire.